Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

GONZALO RODRIGUEZ Oggi 140 presenze un tweet di fedeltà

Alle 12,31 supererà di una gara le presenze di Passarella

- Di Alessandro Rialti

Capitano e punto di riferiment­o, in campo e fuori. Un leader che oggi taglierà il traguardo delle 140 gare con la maglia della Fiorentina in tutte le competizio­ni, un tweet di fedeltà viola. Già una in più di Passarella, l'altro argentino che per le sua qualità balistiche più volte è stato accostato al numero 2 viola di oggi. Gonzalo Rodriguez vuole riaprire un nuovo ciclo e sa che il primo a dare ordine dovrà essere lui. C'è da cancellare il ricordo della sconfitta contro la Roma della scorsa settimana che ha interrotto - consideran­do anche le ultime gare della scorsa stagione - una serie di sette vittorie interne dei viola al Franchi, nelle quali l'unico gol incassato risale al 3 maggio contro il Cesena, quando però in porta c'era ancora Neto. Gli unici a battere Tatarusanu a Firenze, quest'anno, sono stati Salah e Gervinho, ma è da quello stop che la squadra punta a ripartire, dalle consapevol­ezze lasciate comunque in dote dal testa a testa da prime della classe. Sarà l'argentino, ignorato nuovamente dal Ct della Seleccion (al contrario di Roncaglia, ormai da tempo presente nella lista dei convocati) a rilanciare l'orgoglio della sua squadra.

MURO PER GLI ITALIANI. Sa bene che i 21 punti messi insieme fin qui sono un bottino importanti­ssimo che, negli ultimi anni, aveva messo insieme solo la Fiorentina di Cesare Prandelli, quella che avrebbe conquistat­o sul campo il diritto di partecipaz­ione ai preliminar­i di Champions poi cancellati dalle sentenze di Calciopoli. E sa pure che dovrà esser il primo a non sottovalut­are il "piccolo" Frosinone. Glielo hanno ricordato un po' tutti quanto accaduto alla Juventus, per altro nel giorno del debutto in bianconero dell'ex Norberto Neto. Sì, perché l'unico gol realizzato fin qui in trasferta dalla squadra di Stellone, quello di Blanchard allo Stadium di Torino, ha avuto un'eco straordina­ria: la "debuttante" che ferma la "Vecchi Signora". Per questo servirà accortezza. Con la stessa attenzione, Gonzalo sa che sottovalut­are la prova potrebbe significar­e compromett­ere una classifica capace ancora di regalare brividi ai tifosi e punta in alto. Di certo, farà di tutto per sbarrare la strada ai suoi avversari. Sarà lui a dare spunti con i suoi lanci alla "multinazio­nale" viola sette marcatori, tutti stranieri, per 17 gol (più un'autorete) - e sempre lui a provare a mettere i freno ai cannonieri "italiani" che si ritroverà di fronte, perché il Frosinone è l'unica squadra che fin qui è andata in rete solo con giocatori del Bel Paese. Fin qui, Gonzalo non è quasi mai mancato: è finito in panchina contro il Genoa, rientrato a ridosso della gara dopo la convocazio­ne (con gara giocata) in Nazionale, poi Sousa non a lui non ha mai rinunciato.

A CACCIA DEL GOL. Gli manca solo il gol per trovare il traitd'union con la scorsa stagione, anche perché in fase di elevazione l'argentino sa essere diabolico. Proprio per questa sua qualità, in passato è stato accostato spesso ad un suo connaziona­le, Daniel Passarella, uno che la storia della Fiorentina l'ha scritta di proprio pugno. Se Gonzalo ha già sorpassato il "caudillo" quanto a presenze, le reti di distanza sono ancora tante: 35 per il viola del passato, 20 per il numero 2 che sogna di finire la carriera nel San Lorenzo. Ma il tempo non manca. Adesso tocca a lui trovare l'alchimia giusta per restare aggrappati alla vetta della classifica, aspettando rinforzi dal mercato di gennaio. Non ha paura e sogna di tagliare traguardi importanti, come aveva cominciato a fare con il Villarreal prima di arrivare in Italia. A Firenze ha trovato la sua dimensione, in campo e fuori (è da poco diventato papà del piccolo Ian Luca) e l'obiettivo è quello di regalare alla gente qualcosa di indelebile. Prima però c'è da saltare l'ostacolo Frosinone.

Emulazione e tanti paragoni con il connaziona­le , anche per il gran stacco di testa Ma quest’anno deve ancora segnare un gol: Daniel ne segnò 35 e lui è fermo a 20

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GETTY Un anticipo di Gonzalo Rodriguez, 31 anni, su Edin Dzeko, 29 anni, a secco contro la Fiorentina

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