Corriere dello Sport Stadio (Toscana)
STAFFETTA Kalinic e Babacar al fianco di Pepito
I due stranieri nei 90’, Rossi favorito su Ilicic
Il dubbio resterà dentro fino all'ultimo: dentro Babacar o Kalinic? Il croato è il capocannoniere viola (6 gol in campionato, 7 in tutto), il prototipo del centravanti perfetto, quello che si sacrifica per la squadra, che costruisce e che recupera, mentre il senegalese è quello che mai si arrende: non contro il Genoa, in una gara simile ad rebus, e nemmeno nel grigiore di Modena, col Carpi. Due gol, consecutivi, che sono valsi ai viola sei punti in classifica. Poi c'è stata la rete in Portogallo, contro il Belenenses, in Europa League, e pure la zampata alla Roma, benché inutile ai fini del risultato. Insomma, il senegalese vede la porta, al di là di qualche errore di troppo che a tratti non riesce a controllare (vedi la gara contro il Lech Poznan) con il cinismo del centravanti vero e questo non è elemento da sottovalutare. Si deciderà questa mattina, consapevoli che comunque potrà essere staffetta. La bella notizia è che il "profumo di Rossi" che negli ultimi giorni era nell'aria pare essere sempre più forte: Pepito, ancora a caccia del primo gol italiano dopo i due in campo internazionale, è il favorito per sistemarsi a fianco dell'altro attaccante, nonostante il pressing di Ilicic.
TUTTI A DISPOSIZIONE. Le buone notizie riguardano la difesa. Sono tutti disponibili, compreso Gilberto e Alonso, anche se lo spagnolo ha lavorato ancora a parte. Pure Astori ieri si è allenato col pallone: nessuna emergenza, dunque, anche se la sensazione è che verrà scelta la via della prudenza. Non si rischierà nessuno, anche perché le due gare che attendono i viola nel giro dei prossimi 7 giorni (Lech Poznan in Polonia e Sampdoria a Genova) non sono per niente da sottovalutare. Davanti a Tatarusanu, ci saranno Tomovic, Gonzalo Rodriguez e Roncaglia: saranno loro a dover costruire maglie perfette per frenare le offensive del Frosinone. Nel mezzo, potrebbe essere tenuto a riposo - praticamente sempre utilizzato fin qui - Matias Vecino. Ci saranno Badelj e Borja Valero. Mario Suarez, ancora una volta, pare destinato a partire dalla panchina. Potrebbe essere mandato in campo in Europa, ma la sensazione è che davvero il prosieguo della sua avventura in viola possa essere appeso ad un filo. Sempre nel mezzo, con tutta probabilità ci sarà pure Federico Bernardeschi, il gioiello fatto in casa e blindato dagli assalti di mercato proprio la scorsa estate con un prolungamento da top player fino al 2019. Potrebbe andare a sistemarsi a sinistra, arretrando fino a terzino in caso di necessità come fatto già in passato, e concedendo in questo modo un turno di stop a Pasqual. Sempre che ad Ante Rebic, che in Europa League dovrà scontare due turni di squalifica, venga affidata la corsia destra, al posto di Kuba Blaszczykowski. Se il croato dovesse restare fuori, ecco che Bernardeschi si sposterebbe a destra e Pasqual sarebbe chiamato ad uno sforzo in più.
MATI VUOLE CONTINUITA'. Sulla tre quarti, invece, potrebbe andare a sistemarsi Mati Fernandez. Il cileno sta bene, lo ha sempre dimostrato quando chiamato a dare la scossa alla squadra. Pure lui è a caccia di conferme da se stesso: il suo contratto è praticamente pronto per essere sottoscritto, ma ancora la fumata bianca annunciata più volte dal suo agente non c'è stata. Sulle sue tracce si sono messi club russi e tra pochi mesi sarà già in regime di svincolo: tornare a sentirsi protagonista potrebbe in qualche modo fargli riaccendere la spia dell'entusiasmo. Di questo ne sono convinti in Cile. Sì, perché se a spingere verso il sì al prolungamento ci sarebbe la famiglia del giocatore, che da sempre si è integrata alla perfezione in Italia, dall'altra c'è da fare i conti con lo score di presenze in campionato (non in Europa League) che con Paulo Sousa si è abbassato in maniera importante, con una sola gara da titolare (con Torino due mesi fa esatti). Quello che serve è una Fiorentina cinica e su questo il portoghese è stato chiaro: sono tutti avvisati. Per mantenere il contatto con la vetta servono solo i tre punti.