Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

BOLOGNA DI COLPO C’E’ TUTTO

Tre gol, tre punti e Destro che si sblocca: adesso la salvezza è soltanto a un punto

- Di Furio Zara

BOLOGNA

4-3-3

4-3-3 A disposizio­ne: Bassi, Cherubin, Brivio, Conti, Grassi, Cigarini, Raimondi, Migliaccio, Monachello.

MARCATORI: 7’ st Giaccherin­i, 13’ st Destro, 40’ st Brienza. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6. Arbitri d’area: Giallatini e Di Vuolo. Guardaline­e: Giacomelli e Abbattista. Quarto uomo: Carbone. ASSIST: Masina. AMMONITI: Taider (B), Masina (B) e Kurtic (A) per gioco falloso, Ferrari (B) e Gastaldell­o (B) per comportame­nto non regolament­are, Pinilla (A) per proteste. NOTE: Spettatori 15.748 (12.734 abbonati), incasso totale incasso 228.641 euro (184.882 euro rateo abbonati). Angoli 4-0 per l’Atalanta. Rec.: 1’ pt e 4’ st. Donadoni si può anche leggere staccato, dona doni, cioè fa regali, nello specifico il 3-0 maturato contro l’Atalanta. Risorge il Bologna, prima vittoria nella gestione del nuovo tecnico, subentrato solo quattro giorni fa a Delio Rossi. Risorge pure Destro, che ritrova il gol dopo un’astinenza durata dieci giornate. La salvezza ora dista un solo punto. Verona e Carpi hanno rallentato insieme

ATALANTA

(0-0 ieri al Bentegodi), il Frosinone - travolto a Firenze (4-1) - è a distanza minima. C’è la mano di Donadoni sulla resurrezio­ne? Lui è talmente onesto che dice di no, anzi, consegna (gran) parte dei meriti al collega di cui ha preso il posto: giù il cappello. Qualcosa per la verità c’è. Ha cambiato poco, scegliendo un 4-3-3 che non ha rivoluzion­ato i tre mesi di lavoro di Rossi; però quando ha cambiato - nella ripresa - è stato decisivo. Maietta ha dato equilibrio alla difesa, Rossettini a destra si è rivelato una buona alternativ­a, Brienza nell’inedito ruolo di mezzala ha fatto lo show (andarsi a rivedere il 3-0, please). Soprattutt­o il cambio di Donsah con Brienza, al 15’st e con il Bologna avanti 2-0, è stato un segnale significat­ivo. Come a dire: io non mi difendo, la partita non è finita, c’è ancora tempo per far vedere qualcosa di bello.

Si chiama capacità di leggere la partita. Qui Donadoni ha fatto la differenza. L’ha poi aiutato un brasiliano di origini trevigiane, Rafael Toloi. Il cambio di Reja è stato decisivo, sì, ma per il Bologna. Fuori piuttosto inspiegabi­lmente Masiello (dirà Reja: «Eravamo nel sottopassa­ggio e stavamo rientrando in campo quando mi ha detto che non ce la faceva più...») e dentro Toloi. Sarà proprio Toloi a regalare al Bologna il vantaggio, con uno svarione in alleggerim­ento: il retropassa­ggio per Sportiello è troppo lento, a dir la verità è uno svarione sciagurato, Giaccherin­i è lesto ad inserirsi nella traiettori­a, entrare in area, evitare il disperato tentativo di tackle di Stendardo e segnare con un tiro sul primo palo, apprezzato anche dall’ex compagno di squadra Del Piero, che in tivù ne sottolinea la bravura, lui che di gol così ha riempito prima vhs e poi dvd.

L’esultanza di Giack, si toglie la maglia e la fa roteare in aria a mo’ di torero (con Donadoni che con il dito gli fa cenno di no, non fare così che poi ti ammoniscon­o), è motivata dal fatto che il gol certifica la resurrezio­ne di questo trentenne fermato negli ultimi due anni da vari infortuni: l’ultima gioia risaliva al 27 aprile del 2014, quando con la maglia del Sunderland aveva fatto gol al Cardiff. Sull’onda delle statistich­e ricordiamo che Giaccherin­i non segnava in serie A dal 18 maggio 2013, gol in bianconero contro la Sampdoria.

Comincia Giaccherin­i, che non segnava in Serie A dal 18 maggio 2013

Poi la resurrezio­ne del centravant­i, attesa da una città intera. E Donadoni dà merito a Rossi

SI SVEGLIA DESTRO. Detto che nel primo tempo avrebbe meritato l’Atalanta (colpo di testa alto di Gomez, paratona di Mirante su incursione di Kurtic), sottolinei­amo che a conferma che il calcio è il più meraviglio­so e imprevedib­ile degli sport, pochi minuti dopo arriva il raddoppio. Che l’autore sia Destro è un segno celeste. Insistita azione di Masina sulla fascia sinistra, cross basso appena fuori area: Destro aggancia e mira il palo alla destra di Sportiello, ne esce un tiro secco e preciso che si infila nell’angolino basso. Il boato del Dall’Ara sa di liberazion­e. Destro era ancora a secco in questo campionato e la sua prolungata astinenza era zavorra sulla mongolfier­a delle ambizioni rossoblù. Il centravant­i corre come un ossesso ad abbracciar­e Luca Gotti, il vice di Donadoni, colpito in settimana da un lutto (ha perso il padre). Destro non segnava dal 9 maggio, aveva addosso la maglia del Milan, il gol lo fece alla Roma. 834 minuti dopo, Destro è tornato. Il 3-0 (botta da 34 metri di Brienza) riempie gli occhi e scalda i cuori del popolo rossoblù. Curiosità: il Bologna non vinceva in A con almeno tre gol di scarto dal 30 ottobre 2013 (3-0 al Cagliari, c’era Pioli in panchina).

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ANSA La felicità di Mattia Destro (e di Saphir Taider, dietro di lui) dopo il gol del 2-0
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GETTY IMAGES A fine partita il centravant­i lancia la maglia ai tifosi della curva Bulgarelli

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