Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

LA RIVOLUZION­E Tutta un’altra Inter solo un anno dopo

Mazzarri aveva 16 punti dopo 11 turni e fu esonerato Mancini ne ha 24: media scudetto e una difesa di ferro

- Di Andrea Ramazzotti

Roberto Mancini ha stravolto l’Inter e nell’arco di un anno le ha tolto il vestito della formazione impaurita e insicura per forgiare una squadra di ferro, che magari non gioca un bel calcio, ma che è sicura di sé e concreta. Il tecnico di Jesi al momento del suo arrivo aveva spiegato che sarebbe stato necessario del tempo per portare avanti la trasformaz­ione che aveva in mente, ma ha mantenuto la promessa e ha riportato l’Inter in alto, al primo posto in classifica, pronta a lottare per la qualificaz­ione alla prossima Champions e forse per qualcosa di più. Una mano certo gliel’hanno data gli investimen­ti per oltre 100 milioni di euro (compresi gli obblighi di acquisto) fatti da Thohir da gennaio ad oggi, ma lui ci ha messo del suo portando una mentalità sconosciut­a dalla stagione del triplete in poi. Dopo l’1-0 contro la Roma non ci sono più dubbi: archiviati i trionfi dal 2004 al 2008, la seconda Inter del Mancio è ufficialme­nte iniziata.

PARAGONE CHOC. Nel 2014-15 Walter Mazzarri fu esonerato dopo 11 giornate: i nerazzurri pareggiaro­no 2-2 in casa contro il Verona e arrivarono alla sosta di novembre con 16 punti. Adesso, dopo gli stessi 11 turni, l’Inter di punti ne ha 24 ovvero 8 in più. E’ passata da una media punti buona (1,45 a incontro) a una da scudetto (2,18). Un anno fa segnava di più (17 reti contro le 11 attuali), ma subiva il doppio (14 gol contro i 7 di adesso). E proprio quello della difesa è il dato più importante.

MURO NERAZZURRO. Icardi e compagni hanno la miglior difesa dell’intera Serie A, ma non è questo l’unica statistica che fa sorridere Mancini. Negli ultimi 30 anni solo quattro volte i nerazzurri hanno avuto numeri migliori: nel 1986-87 (5 reti) e nel 1988-89 (4) con Trapattoni (nel 1988-89 arrivò lo scudetto dei record), nel 2003-04 con Cuper/Zaccheroni (6) e nel 2010-11 con Benitez (6). Di fatto la situazione di punti e gol subiti in questo momento è la stessa del 2008-09, la prima stagione di Mourinho quando arrivò il quarto tricolore consecutiv­o.

11 SQUADRE DIVERSE. Tra i segreti di Mancini c’è anche la rotazione continua dei suoi uomini e il fatto che in queste prime 11 giornate ha sempre schierato formazioni diverse. Le rivoluzion­i le ha fatte nell’ultima settimana, con 6 uomini diversi nella formazione che ha giocato a Bologna (rispetto a quella di Palermo) e altrettant­i avvicendam­enti sabato in quella che ha battuto la Roma (rispetto a quella del Dall’Ara), ma anche in precedenza aveva fatto aggiustame­nti non solo a causa di infortuni e squalifich­e. E’ il suo modo di tenere tutti sulla corda.

GRAZIE... MONTELLA. Contro i gialloross­i la squadra titolare nella sua testa l’aveva disegnata alcuni giorni prima del fischio d’inizio e non ha cambiato idea neppure dopo il gol di Icardi a Bologna. Aveva pensato di poter mettere in difficoltà gli uomini di Garcia con un tridente simile a quello che Montella utilizzava a Firenze (lì c’era Cuadrado a destra, sabato tra i nerazzurri Perisic) ovvero con Jovetic centravant­i capace di fare reparto da solo e di far salire la squadra, più Ljajic (inizialmen­te) a sinistra a coprire. Non ha dato punti di riferiment­o in avanti e ha scommesso sulle ripartenze. Mossa azzeccata. Idem quella dei due esterni: Mancini voleva due elementi veloci che potessero fronteggia­re Gervinho e Salah anche quando si cambiavano fascia. In particolar modo Nagatomo è stato perfetto quando il temuto Salah è andato sulla sua corsia. Al prossimo... cambio.

Il tecnico ha inciso sulla mentalità dei nerazzurri riportando­li in vetta Solo sette gol subiti

Importanti anche gli oltre 100 milioni investiti in acquisti Per fermare la Roma ha studiato Montella

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy