Corriere dello Sport Stadio (Toscana)
ROSSI E LORENZO DUELLO SENZA MURI
La Yamaha conferma: «Non cambiamo, telemetrie condivise»
In attesa della sentenza del TAS che potrebbe sospendere l’applicazione della sanzione comminata a Rossi in seguito ai fatti di Sepang - l’italiano dovrebbe partire dall’ultima casella dello schieramento a Valencia nell’ultima gara della stagione in cui si gioca il Mondiale contro Lorenzo - sono stati tanti i voli pindarici sul futuro della coppia della Yamaha in lotta per il titolo mondiale.
Sia Jorge Lorenzo che Valentino Rossi, infatti, hanno firmato un contratto che li legherà alla casa di Iwata sino a fine 2016. Questo, di fatto, dovrebbe impedire ad entrambi sia di muoversi sul mercato che di chiedere modifiche all’attuale accordo. La realtà però ci dice che il Gran Premio di Malesia ha rotto una tregua armata fra i due. E se fino a ieri il maiorchino non aveva espresso più giudizi sul suo ingombrante compagno di squadra, dopo la collisione di Vale con Marc Marquez al 7° giro non ha mancato di sottolineare di aver perso rispetto nei confronti dell’italiano. Che come preparazione del duello-finale di Valencia il prossimo 8 novembre, con Jorge che insegue il compagno-nemico a soli 7 punti, non è proprio la premessa di una tranquilla scampagnata tra le curve. ROTTURA. È una vera e propria rottura quella avvenuta fra i due piloti e la Yamaha dovrà prenderne atto. La domanda che da più parti ci si pone è non solo come farà la squadra giapponese a gestire i due campioni nel futuro, ma come farà a gestirli nell’immediato nel Gran Premio risolutivo di Valencia. L’organizzazione tecnico-sportiva della Casa prevede infatti che tutti i dati raccolti durante le prove dai piloti Yamaha, i due ufficiali più i due del team satellite Tech3, Pol Espargarò e Bradley Smith, siano immediatamente condivisi su un server centrale.
A questo computer hanno immediatamente accesso i tecnici della telemetria, il che vuole dire che immediatamente dopo il primo scaricamente dei dati, che avviene in manuale alla prima fermata delle prime prove libere (in MotoGP la telemetria non è bidirezionale come in F.1), Rossi e Lorenzo avranno accesso agli assetti dell’avversario. Un dato che con l’andare avanti delle sessioni di prova diventa sempre più importante, fino a risultare fondamentale sia nel “time-attack” che porta alla pole position, sia nella scelta dell’assetto definitivo per la gara. Una direzione presa piuttosto che un altra, infatti, può comportare una migliore durata delle gomme, ma anche una migliore prestazione dei tempi sul giro o sulla distanza. NIENTE MURO. Ora è noto che una delle qualità di Lorenzo è sempre stata quella di trovare piuttosto rapidamente l’assetto giusto, o in ogni caso più rapidamente di Rossi. Una cosa che qualche Gran Premio fa ha fatto dire al pilota spagnolo che il suo capotecnico, Ramon Forcada, meriterebbe un doppio stipendio. Fuor di metafora, che spesso le sue intuizioni vengono studiate anche dal compagno di squadra.
Per non dar adito a nuove polemiche una soluzione al problema potrebbe essere quella di separare i due team in occasioni della sfida all’OK Corral di Valencia.
Del resto la Yamaha farà di tutto per mantenere tranquilli i suoi piloti, anche se difficilmente potrà evitare di farli apparire nella istituzionale conferenza stampa di apertura della gara. Quella che potrebbe apparire una scelta ovvia è stata invece smentita.
«Non ci sarà alcuna variazione nelle procedure della squadra», ha affermato Maio Meregalli, direttore sportivo del team.
«Nell’ultima riunione non si è addirittura mai parlato di questo problema - ha aggiunto William Favero, capo della comunicazione della squadra - gli ingegneri giapponesi considerano indispensabile la condivisione dei dati».
Il gran premio che secondo Lin Jarvis, team principale della Yamaha, doveva essere la consacrazione della squadra che quest’anno ha vinto tutto, sarà molto più probabilmente un incubo. Comunque vada a finire.
Meregalli, il ds «Abbiamo deciso di continuare a lavorare con le stesse procedure»
Favero: «I dati per i giapponesi vanno messi a disposizione di tutto il team»
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