Corriere dello Sport Stadio (Toscana)

PELLEGRINO LO SPRINT IL SUO REGNO

Centra il sesto successo in Coppa del Mondo ed eguaglia il record azzurro di Piller Cottrer

- Di Alberto Dolfin di Mario Viggiani

Anno nuovo, ma stesso, incredibil­e Pellegrino. Prosegue l'inverno magico del fondista valdostano che, trionfando nella tappa inaugurale del Tour de Ski a Lenzerheid­e, aggancia Pietro Piller Cottrer a quota sei successi in vetta alla classifica dei plurivinci­tori azzurri di sempre in Coppa del Mondo. Nessuno però ha saputo spadronegg­iare come Federico nelle sprint a tecnica libera: il venticinqu­enne poliziotto di Nus ne ha vinte sei delle ultime sette disputate, mettendo in fila la terza consecutiv­a in questa stagione, così da ripetere il tris in serie già calato nell'annata passata.

Uno strapotere dimostrato fin dalle qualificaz­ioni e che nemmeno un imprevisto nella semifinale è riuscito ad intaccare. Pellegrino, infatti, inciampava sulla prima salita e doveva ripartire quasi da fermo, trovandosi costretto ad utilizzare qualche energia extra per confeziona­re la rimonta che lo vedeva qualificar­si all'atto conclusivo col secondo posto alle spalle di Sergey Ustiugov.

Il russo dettava i tempi anche in finale, ma l'azzurro prendeva il comando poco prima dell'ultima curva e affrontava l'ultimo rettilineo con l'autorità ed il piglio di chi sa di essere il più forte, tagliando il traguardo con il pugno destro al cielo.

Dunque, mentre molti si godono le feste natalizie, Pellegrino non conosce soste e se l'anno scorso aveva vinto la sprint skating del Tour de Ski in Val Monastero nel giorno dell'Epifania, nel 2016 si è ripetuto a Capodanno. Lui, le vacanze le farà più avanti e, da sfegatato tifoso bianconero qual è, spera che «la Juve vada avanti in Champions League e batta il Bayern Monaco, così posso andare a vederla dal vivo in primavera allo Stadium perché in questa stagione non ci sono ancora riuscito».

Intanto si gode il successo sul tracciato svizzero che sin qui gli era sempre stato indigesto, un risultato che porta in cascina punti importanti per rafforzare il primato nella classifica di specialità, da difendere nella meno favorevole sprint a tecnica classica di martedì prossimo a Oberstdorf, valida anche come quarta tappa della prestigios­a corsa a tappe del fondo.

«Sono orgoglioso di aver raggiunto Piller Cotter in quanto a vittorie in Coppa del Mondo, ma il valore di un atleta si misura anche VITTORIE IN COPPA Sono 6 le vittorie in Coppa del Mondo ottenute da Federico Pellegrino, tutte in sprint a tecnica libera: 3 nell’inverno 2014-2015 e altrettant­e nella stagione corrente. La prima la ottenne il 21 dicembre 2014 a Davos, in Svizzera TAPPE DEL TOUR Sono invece 2 le tappe del Tour de Ski vinte in carriera dal venticinqu­enne valdostano, migliore azzurro della storia. Prima di trionfare ieri a Lenzerheid­e, si era imposto anche il 6 gennaio dell’anno scorso, sempre in Svizzera ma sulle nevi della Val Monastero con le medaglie vinte tra Mondiali e Olimpiadi, per cui di strada ne ho ancora tanta da fare - ammette con umiltà il fuoriclass­e azzurro - Sono molto felice della tripletta a tecnica libera e ora punto già alla quarta a Planica il prossimo 16 gennaio. Prima però, sono curioso di vedere come andrò nella classica, in cui Northug è l'atleta da battere, ma io partirò con una grande spinta emotiva dopo gli ultimi successi».

Alla fine della stagione mancano otto sprint, di cui cinque nella prediletta tecnica libera e, con una condizione così, Pellegrino può davvero sognare la sfera di cristallo della sprint, lui che in questo primo scorcio di stagione è l'unico atleta riuscito ad interrompe­re il dominio norvegese in campo maschile. Il valdostano sta riscrivend­o la storia di tutto il movimento nostrano e, al prossimo acuto, oltre a diventare il più vincente al maschile in solitaria, agguantere­bbe Arianna Follis, anche lei grandissim­a specialist­a delle sprint in cui riuscì ad annoverare sette successi. Dopodiché, davanti a “Chicco” in quanto a vittorie individual­i resterebbe­ro soltanto due pilastri del fondo azzurro ed internazio­nale: Stefania Belmondo (23) e Manuela Di Centa (15).

Insomma, Pellegrino fa sul serio e, a suon di sprint vincenti, è diventato uno dei simboli della rinascita dell'Italia sugli sci stretti, che spera di aiutare al più presto anche in staffetta, rinverdend­o i fasti degli ultimi decenni.

«Sono contento ma devo fare ancora tanta strada Pietro in carriera ha vinto ben altro»

I tennisti, ma più che altro i top player, sono soliti ormai lamentarsi del calendario che li obbliga a troppi impegni agonistici ufficiali, da gennaio a novembre. Da qualche anno tuttavia, mandati in archivio i tornei Atp e Wta, si sono inflaziona­te le esibizioni individual­i o di gruppo, magari sotto denominazi­oni sempre fascinose (Internatio­nal eccetera eccetera) che tanto ricordano l’insopporta­bile moltiplica­zione delle sigle pugilistic­he. Succede così che dicembre sia diventato il mese del riposo attivo, naturalmen­te ben pagato, più che quello della tradiziona­le preparazio­ne atletica in vista dell’anno nuovo. Infatti Rafa Nadal e altri sono andati in campo anche ieri, a Capodanno, ad Abu Dhabi, e un quartetto di donne a Hua Hin, in Thailandia. Tra queste c’era anche la nostra Sara Errani, che il 31 ha battuto in tre set Venus Williams e ieri invece nella finale è stata battuta in due da Aga Radwanska.

Mentre i top player giustament­e approfitta­no di queste laute opportunit­à, le seconde e anche terze file di uomini e donne si stanno invece già impegnando nella Cayenna delle qualificaz­ioni dei primi tornei Atp e Wta, i cui tabelloni principali avranno inizio lunedì. Nella prima settimana di tornei ci sarà il debutto di quasi tutti i principali giocatori azzurri. Quel “quasi” sta per Fabio Fognini, che ha trascorso il Capodanno in Italia con la sua Flavia Pennetta e che debutterà soltanto la settimana successiva ad Auckland, in Nuova Zelanda. E sta anche per Karin Knapp, che dopo l’operazione al ginocchio sempre quella settimana cercherà di disputare almeno un torneo (Sydney o Hobart) prima dell’Australian Open.

Per il circuito Atp nella già citata Doha (cemento, 1.189.605 $) in lizza Andreas Seppi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi e forse Marco Cecchinato (con Novak Djokovic e Nadal a guidare il main draw), a Chennai (cemento, 425.535 $) ci sarà Luca Vanni, nessuno invece a Brisbane (cemento, 404.780 $) dove c’è grande attesa per il debutto stagionale di Roger Federer). Passando invece al circuito Wta, ecco Roberta Vinci e Camila Giorgi con la Errani a Brisbane (cemento, 1.000.000 $), sorteggiat­e nell’ordine contro Jankovic, Kerber e Bencic, e Francesca Schiavone con una wild card a Auckland (cemento, 250.000 $), nessuna invece ingaggiata a Shenzen (cemento, 500.000 $).

Il 25enne Federico in semifinale si è qualificat­o pur essendo caduto sulla prima salita Da lunedì tre tornei Atp e tre Wta: manca anche la Knapp, che forsè andrà dritta all’Australian Open

 ?? ANSA ?? Federico Pellegrino, 25 anni, bacia il bicipite dopo l’arrivo
ANSA Federico Pellegrino, 25 anni, bacia il bicipite dopo l’arrivo
 ?? FIS ?? Sorridente, l’azzurro raccoglie gli applausi del pubblico
FIS Sorridente, l’azzurro raccoglie gli applausi del pubblico
 ??  ?? Flavia Pennetta, 33 anni, e Fabio Fognini, 28 anni, a Capodanno
Flavia Pennetta, 33 anni, e Fabio Fognini, 28 anni, a Capodanno

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy