Ranieri: Buono solo il risultato
«Brutta Inter, non ha giocato da squadra»
MILANO - Ranieri a sorpresa ma non troppo: «Brutta Inter, mi è piaciuto solo il risultato. Contro il Milan una buona partita, stasera non siamo scesi in campo. Così non si va lontano. Non siamo stati squadra, la Lazio è una buona squadra, mi prendo il risultato e andiamo avanti. Abbiamo bisogno di punti e questi tre sono importanti. Gran carattere, gli episodi dei gol, i colpi di grandi giocatori, ma il resto non mi è piaciuto. Non siamo stati fluidi, addirittura timorosi. Tranne il risultato non mi prendo niente. Non riuscivamo a fare tre passaggi di seguito. Mi è piaciuto Sneijder che sta recuperando bene. Non è ancora al cento per cento però non ne potevo fare a meno. L’ho inserito anche per dare una sferzata alla squadra che nel primo tempo non mi era piaciuta: lunga, con giocatori spesso fuori posizione». E ORA LA COPPA - L'inter torna a giocare in Coppa Italia a Napoli. Esattamente come successo lo scorso anno. Rispetto a 12 mesi fa l'unica differenza è la data: nel 2010-11 i nerazzurri andarono al San Paolo il 26 gennaio, sempre in occasione dei quarti di finale e vinsero dopo i calci di rigore per 5-4 (ultimo penalty di una serie perfetta trasformato da Chivu); mercoledì invece il calendario segnerà il 25 gennaio. Allora come adesso Zanetti e compagni andranno alla ricerca della qualificazione per le semifinali che quest'anno prevedono un confronto sulla carta alla portata contro la vincente dello scontro tra Siena e Chievo. Ranieri insomma si trova di fronte a un test estremamente difficile contro gli azzurri di Mazzar- ri, ma è deciso di superarlo per avvicinarsi alla conquista del suo primo trofeo sulla panchina interista. Il tecnico romano è intenzionato a fare un po' di turn over perché domenica c'è la trasferta di Lecce e la sua squadra non può permettersi di sbagliarla, ma anche a Napoli ha comunque intenzione di schierare una formazione competitiva. Almeno come quella che giovedì ha battuto il Genoa a San Siro. ASSENTI - Mercoledì Ranieri dovrà ancora rinunciare a Stankovic che continua le terapie al tendine d'achille sinistro. Per il momento la strada scelta è quella della terapia conservativa, unica possibile per evitare l'operazione e uno stop di un paio di mesi. Un intervento di pulizia infatti metterebbe un grosso punto interrogativo sul resto della stagione del serbo che invece al tecnico romano farebbe tremenda- mente comodo per avere un'alternativa in più in mezzo al campo. Non ci sarà neppure Coutinho, bloccato dalla lombalgia alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Genoa. Il giovane brasiliano anche sabato ha lavorato a parte e la sua presenza tra i convocati per Napoli è piuttosto complicata. L'altro infortunato eccellente naturalmente è Diego Forlan, bloccatosi anche lui dopo il derby per uno stiramento tra il primo e il secondo grado al retto femorale destro. L'uruguaiano si è sottoposto in questi giorni a nuove terapie e andrà avanti così tutta la settimana. Poi riprenderà gradualmente a correre con un'unica controindicazione: non forzare i tempi per evitare ulteriori problemi. Perché ad Appiano Gentile nessuno ha dimenticato lo strappo al bicipite femorale accusato ad ottobre con la Nazionale e a preoccupare sono gli ultimi due nuovi stop, quello per la distorsione alla caviglia sinistra e appunto il problema muscolare al retto femorale. Forlan è considerato un giocatore chiave per la seconda parte della sta
gione.
- Attacca la profondità e mette in difficoltà la difesa della Lazio. Segna per la quarta volta di fila in campionato (5 gol in tutto). 6,5 Obi - Ci mette corsa e concentrazione. Copre bene, come chiede Ranieri.
- Cercato tra le linee, offre un paio di cambi di gioco dei suoi e prova la conclusione. Condizione non ancora ottimale. 6 Julio Cesar - Sul gol di Rocchi può poco e la sua imbattibilità si interrompe dopo 281'. Dice di no a Klose nella ripresa.
7- Nagatomo e Alvarez non lo possono coprire come fa Zanetti ed è un po' più frenato del solito. 6 Zanetti - Ovunque lo metti, gioca. E non tradisce. Da mediano contrasta e riparte evitando di strafare.
- Orfano dello squalificato Motta, in mezzo dà ordine e porta il pressing. Amministra. 6 Samuel - Duro quando serve, (quasi) sempre puntuale. Di testa si fa sentire.
- Esterno di centrocampo a destra e poi a sinistra nel primo tempo, terzino sinistro nella ripresa. Ordinato e con corsa, ma senza brillare. 6 Faraoni - Porta il suo mattone. 6 Pazzini - Fino al gol del 2-1 si nota per le scintille con Dias e poco altro. Quando lui segna, l'inter vince sempre.
- L'inter non brilla, ma centra la settima vittoria di fila in A. La rincorsa continua. 5,5 Alvarez - Molti sbagli e senza mai trovare la giusta posizione. L'assist di fine primo tempo è l'unico acuto prima di restare negli spogliatoi all'intervallo.
- Nel primo tempo Rocchi è un incubo anche perché il brasiliano ci mette del suo con errori banali. Nella ripresa più deciso. Chivu - Non giocava titolare da inizio dicembre e si vede che è un po' arrugginito. Pur limitandosi al compitino, qualche errore lo commette.
57- Come a Pechino, è l’incubo di Lucio. Gli scappa, ma scivola al momento del tiro e il pallone batte sul palo. Sull’invito di Ledesma, brucia il brasiliano dell’inter, veronica e diagonale sul palo più lontano. Quarto gol in campionato, ottavo stagionale.
- Governa il gioco a suo piacimento. Scodella l’assist a Rocchi con un pallone filtrante in profondità: intesa da applausi. 6 Radu - Nel primo tempo il migliore della linea difensiva, ma perde l’attimo per accorciare e contrastare Alvarez ed evitare l’assist a Milito.
- Corre su e giù per il campo. Quando Manzini alza il tabellone luminoso per chiamare la sua sostituzione, tutti si chiedono il motivo: è un clamoroso errore.
- Entra per sbaglio al posto di Gonzalez, subito dopo torna a fare il terzino. 6 Klose - Miro si mette a disposizione della Lazio, giocando persino da mediano. Fallisce da due passi l’occasione del pareggio.
- Tiene a freno Maicon e ha pure la forza per metterlo sotto pressione. 6 Hernanes - Il modulo e la posizione di Lulic e Gonzalez lo costringono a correre troppo, ma non si sottrae. Esce dopo un tempo. Perché?
- Entra al posto del Profeta, ma la sua luce si spegne in pochi minuti. 5,5 Marchetti - Tocca, ma non può respingere il diagonale di Milito. Impossibile prendere il pallonetto di Pazzini.
- In ritardo sul triangolo tra Alvarez e Milito che costa il pareggio dell’inter. Al secondo tentativo Reja riesce a sostituirlo. 5,5 Reja (all.) - Perde da polli un altro confronto Champions.
- Si abbassa inspiegabilmente e lascia andare a rete Pazzini (in fuorigioco) per il raddoppio. 5 Dias - Apre la partita rischiando il rosso per una manata a Pazzini. A metà ripresa litiga con Lucio.
- Quando entra, si capisce perché non gioca. Irritante.
5LAZIO
- Lascia correre il gioco, forse troppo. Pazzini segna in fuorigioco (errore del guardalinee Marzaloni). Lucio è da rigore.