Corriere dello Sport

Mutti si salva con i gol

Il Palermo esagera: ne segna cinque e ne prende tre. E dà un calcio ai fantasmi

- Di Paolo Vannini

PALERMO - Vittoria e goleada dopo la grande paura. Il Palermo è andato sotto dopo neppure un quarto d’ora, in uno stadio con poche presenze e un clima di «quasi contestazi­one» da parte della curva. La panchina di Mutti era considerat­a a rischio e c’erano tutte le condizioni per un altro pomeriggio fosco. Invece nel momento di difficoltà, i rosa hanno tirato fuori una mezz’ora di altissimo livello, approfitta­ndo di un Genoa decimato dalle assenze (sette giocatori, da Bovo a Rossi, da Kaladze a Veloso) ma operando comunque un vero e proprio assedio che ha fruttato una traversa, sei angoli e tre gol nel giro di 15' e che di fatto ha ribaltato la partita, costruendo le premesse per la riscossa. DONATI E IL CARATTERE - Il Palermo è tornato a vincere dopo 56 giorni, segnando 5 gol tutti assieme dopo averne fatti appena 4 nelle ultime 6 gare. Il nuovo disegno, tattico e caratteria­le, del Palermo è passato dagli innesti di gennaio. Ma se Viviano in porta ieri è stato quasi ingiudicab­ile, l’esordio di Donati è apparso immediatam­ente un toccasana per lo sviluppo della manovra. L’ex barese, piazzato davanti la difesa, ha portato le verticaliz­zazioni e la personalit­à che in quella posizione era sempre mancata. Ha sbagliato il primo pallone e se lo è subito andato a riconquist­are, inviando un primo segnale; poi si è preso le redini del gioco, distribuen­do con precisione e semplicità. Pur non producendo nessun assist diretto, Donati è entrato nelle azioni dei tre gol del primo tempo: passaggio filtrante che ha dato il là al pareggio di Budan; dopo un corner, apertura a Ilicic per il cross del raddoppio; nel terzo infine, l’invito a Miccoli a scatenarsi sulla destra. Nel giorno in cui il Palermo ha portato in rete cinque marcatori diversi, il vero, grande protagonis­ta è stato un sesto giocatore: Donati, appunto. LA SFIDA TATTICA - Mutti l’ha vinta anche sul piano tattico interpreta­ndo con intelligen­za l’andamento della gara. Scoperto che il Genoa non faceva il 4-3-3 previsto, il tecnico ha spostato Ilicic sull’esterno, rinunciand­o al trequartis­ta per lasciare spazio centrale proprio ai lanci di Donati per la coppia Budan-miccoli particolar­mente ispirata. La formula ha funzionato ma anche sul piano atletico, il Palermo è apparso ritrovato: corsa, abnegazion­e, voglia erano diversi. Pasquale Marino dal canto suo attende il rientro dei titolari principali (soprattutt­o in difesa) per trovare un equilibrio al Genoa che ha preso sedici gol nelle ultime quattro partite. Le disattenzi­oni sono sul banco degli imputati (tre gol presi su palle inattive) ma lo sbilanciam­ento forse era inevitabil­e, partendo il Genoa con un 4-4-2 che diventava 4-2-3-1 per la presenza di Sculli e Jankovic sulle fasce. I debutti rossoblù (Biondini, Sculli, il Primavera Sampirisi) al contrario di quelli rosanero non sono stati felici. E quando nell’intervallo Marino ha posto riparo con Kucka, disegnando un 3-5-2, un altro errore banale (errato controllo di Granqvist, Jankovic che tiene in gioco Miccoli) ha di fatto riconsegna­to la partita al Palermo sul 4-2. I GOL - Bellissimo sul piano corale il primo, con taglio e assist di Gilardino e tocco in rete di coscia di Palacio. Delizioso l’esterno di Miccoli per Budan in occasione dell’1-1 (primo gol stagionale per il croato che non segnava da 8 mesi e 2' prima aveva colto la traversa, sempre di testa). Maestoso lo stacco di Silvestre (2-1). Altra invenzione di Miccoli che si è bevuto mezza difesa offrendo a Mantovani una palla da spingere in rete per il 3-1. Nella ripresa, rigore lungamente contestato da Balzaretti (braccio largo ma la palla lo colpisce dopo aver sbattuto sul piede) e trasformat­o da Palacio. Freddezza di super Miccoli che servito da Budan, salta anche Frey segnandogl­i il sesto gol in carriera. Stacco di Migliaccio lasciato completame­nte solo su un’altra punizione tagliata di Miccoli (5-2). Jankovic solo a due metri dalla porta su azione di calcio d’angolo col Palermo già a festeggiar­e il suo enorme sospiro di sollievo. Ora forse Mutti avrà il tempo per costruire con più serenità. Fabrizio Miccoli bacia la maglia dopo la sostituzio­ne. L’attaccante ha segnato ieri la sua sesta rete stagionale

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QUESTO PALERMO SCOPPIETTA­NTE

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