Di Natale altra perla, il Catania s’inchina
UDINESE (3-5-1-1): Handanovic 7; Ferronetti 6 Danilo 7 Domizzi 6,5; Basta 6,5 Isla 6,5 (43' st Batocchio sv) Pinzi 6 (1' st Pasquale 6) Fernandes 6 Armero 7; Abdi 6; Di Natale 7,5 (32' st Floro Flores sv). A disp.: Padelli, Ekstrand, Sissoko, Fabbrini. All. Guidolin 7. Falli fatti: 10 Fuorigioco provocati: 4 CATANIA (4-3-3): Campagnolo 6,5; Potenza 6 Legrottaglie 6 Spolli 6,5 Marchese 6 (23' st Llama 6); Izco 6 Biagianti 6 (10' st Lodi 6,5) Almiron 6; Barrientos 5,5 Bergessio 5,5 Gomez 6 (34' st Catellani sv). A disp.: Kosicky, Bellusci, Delvecchio, Ricchiuti. All. Montella 6. Falli fatti: 18 Fuorigioco provocati: 2 ARBITRO: Ostinelli di Como 5,5 Guardalinee: Viazzi e Altomare Quarto uomo: Orsato MARCATORI: 19' pt Armero (U), 8' st Di Natale (U), 48' st Lodi (C, rig) ASSIST: Isla (U), Armero (U) AMMONITI: 33' pt Legrottaglie (C), 19' st Fernandes (U), 37' st Basta (U), Almiron (C) 46' st, tutti per gioco falloso. NOTE: cielo sereno, temperatura rigida, terreno in buone condizioni. Pinzi ha subito un trauma distrattivo al polpaccio destro. Spettatori paganti 2.323 per un incasso di 22.082 euro, abbonati 13.738 per una quota di 104.500 euro. Angoli: 1-5. Recupero: pt 1', st 4'. UDINE- Riparte di slancio l'udinese dopo il passo falso di Genova, non trova spazio invece la voglia di protagonismo di un Catania rimasto orgogliosamente in partita sino alle battute finali. A fare la differenza la qualità tecnica elitaria di Di Natale (spettacolare il gol del 2-0, il più bello della sua già bellissima stagione), la potenza devastante di Armero ma anche e soprattutto l'ormai collaudata sapienza tattica dell'udinese, capace di affondare i colpi in contropiede senza alterare gli equilibri difensivi.
Catania inedito in avvio, con Izco e Almiron costantemente a supporto del trio di punta e Biagianti arretrato al centro del blocco difensivo. La sostanza è tutta in un modulo sulla carta improponibile (5-5) che crea qualche problema a Danilo e Domizzi nei primissimi minuti ma che Montella si affretta a correggere dopo aver messo a fuoco i pericoli del contropiede. Perché se è vero che Di Natale si mimetizza a centro area per calamitare l'attenzione di Legrottaglie & c., è altrettanto vero che le proiezioni offensive dell'udinese prendono forma lungo le corsie esterne dove Armero soprattutto, ma anche Basta, lasciano il segno quando si fiondano in accelerazione. E il copione così delineato viene rispettato alla lettera (19') quando da un angolo a favore del Catania parte l'azione di rimessa targata Isla: lancio in verticale per il carrarmato Armero, inserimento calibrato e tocco preciso in rete con la complicità di Izco.
La reazione del Catania è immediata ma sembra mancare a Bergessio e Gomez la capacità di filtrare in area. Gli unici pericoli effettivi per l'udinese si delineano al 39' (Gomez ipnotizzato da Handanovic al momento del tiro) e al 45', quando Barrientos cade in area incalzato da Danilo: l'intervento del brasiliano, sul pallone, è tuttavia correttissimo.
L'uscita di scena di Pinzi in avvio di ripresa (problemi muscolari per lui) suggerisce a Guidolin uno schieramento fuori copione con Pazienza in fascia sinistra e Armero più accentrato. Tocca invece a Fernandes il ruolo di rubapalloni. Non cambia tuttavia il copione dettato da Guidolin. E basta l'inserimento a catapulta di Armero sull'out di sinistra (slalom devastante, difesa catanese fatta a fette) per mettere il sigillo alla partita: il cross morbido al centro (8') trova Di Natale puntualissimo all'appuntamento con il solito gol spettacolare, realizzato d'impeto con un sinistro al volo sotto la traversa.
Montella tenta il tutto per tutto inserendo Llama per Marchese e passando al 3-4-3 con Almiron e Lodi vertici del rombo di centrocampo. La squadra sembra avere imboccato però il tunnel dell'apnea per eccessivo il dispendio energetico. A 52 secondi dalla fine ecco il classico veleno sulla coda. Fernandes arpiona appena dentro l'area il piede di appoggio di Catellani e il rigore, inevitabile, trova Lodi puntuale dal dischetto. Gol e fischio finale quasi in simultanea.
Il sinistro al volo con cui Totò Di Natale, 34 anni, ha raddoppiato