«Contatto» tra Cruzado e Oddo rissa gigante nel dopo partita
LECCE - Tutti contro tutti, con rissa fortunatamente evitata dopo un'ammucchiata tra panchine, calciatori e steward al fischio finale di Mazzoleni. La scintilla che ha creato tanto nervosismo e tensione l'ha data il peruviano Cruzado che ha ritenuto di risolvere una vivace discussione con Oddo (che pare gli avrebbe avvicinato una mano sulla guancia) con un «diretto» al volto. I due si erano beccati nelle concitate fasi finali della gara, prima di passare alle vie di fatto. L'unico motivo di polemica tra le due squadre era stato il rigore reclamato dal Chievo per fallo di Olivera su Lucio e questo - prima del round tra Cruzado e Oddo - aveva formato oggetto di un acceso diverbio dinanzi alla panchina veneta tra Olivera e Pellissier.
I due protagonisti sono stati poi separati e Oddo ha raggiunto lo spogliatoio, ma si è visto il peruviano correre giù, seguito a sua volta da Grossmuller e altri giocatori. Entravano in contatto anche Tomovic e Therau, mentre ai bordi del campo Cosmi da una parte, Di Carlo dall'altra, dirigenti ed addetti faticavano a calmare gli animi. Lorieri, preparatore dei portieri, braccava Piatti e Tomovic, Brivio cinturava Di Michele, Pellissier veniva scortato da agenti nello spogliatoio. Tanta confusione, insomma, con uno spettacolo non bello a vedersi ma colpi proibiti pochi. Saranno gli uomini della procura federale a illustrare al giudice sportivo ciò che Mazzoleni non ha visto per cui bisognerà attendere il bollettino disciplinare.
I due allenatori, naturalmente, hanno gettato acqua sul fuoco: « Sono cose che purtroppo vengono determinate da stanchezza e nervosismo - ha detto Di Carlo - poi tutto finisce lì ». A sua volta Cosmi ha aggiunto: « Un epilogo non degno della partita, lo spreco di energie nervose ha tolto lucidità a qualcuno. Comunque, le cose brutte, nel calcio, sono quelle che non si vedono... ». ESPOSITO - La sua giornata particolare si è conclusa in ospedale, dove, oltre ad una ferita lacero contusa, gli è stata diagnosticata la sospetta frattura dell'arcata sopraccigliare destra. Il pomeriggio del ragazzo di Galatina era iniziato con due errori sui gol del Chievo, poi aveva segnato la prima rete e, a mani giunte, aveva chiesto scusa allo stadio. In pieno recupero in mischia, di testa, ha costretto Sorrentino ad una prodezza in uno scontro con Luciano, che pure ha riportato una ferita ma è rimasto in campo. Esposito comunque è tornato a casa, oggi si deciderà se operarlo.