Corriere dello Sport

Callipo, sfogo anti arbitri: «Meritiamo rispetto»

- Maurizio Insardà/liopress

VIBO VALENTIA-BELLUNO 1-3 (25-19; 20-25; 17-25; 25-27) - TONNO CALLIPO: Serafini 2, Cernic 10, Diaz 15, Rak 10, Klaplwijk 17, Barone 7, Fanuli (libero, ricpos 55 %, prf 28 %), Grassano, Banderò, Olli. N.e.: Coscione, Mignolo,nikoloy. All.: Blengini. SISLEY: Fei 7, Horstink 22, Kohut 9, De Togni 12, Suxho 3, Ogurcak 5, Farina (libero, ricpos 60%, prf 45 %), Abdelaziz, Dolfo 1, Antonov 14. N.e.: Szabò, Curti, Sorato. All.: Piazza. ARBITRI: Caltabiano e Gnani. Note: spettatori 1200, incasso 4.700,00. Durata set: 25', 25', 23', 33'. Tot.: 1h46’

Le cifre - VIBO: bs 14, ace 4, muri 10, ricpos 62 %, prf 37 %, at 49%. BELLUNO: bs 17, ace 7, muri 9 ricpos 58% prf 30 % at 51%. Il migliore - Horstink. La chiave - L'incisività in attacco e l'ottima difesa di Belluno VIBO VALENTIA - Vince Belluno la sfida contro Vibo Valentia, che in classifica le stava "con il fiato sul collo" distanzian­dola di soli due punti e di una posizione. E' stata una gara vinta meritatame­nte da Fei e compagni, che hanno dimostrato in tutta la gara, tranne che nel primo set, vinto nettamente dai calabresi, maggiore continuità. Per Vibo, comunque, rimane tanta amarezza per i set point falliti nel corso del quarto set che avrebbero potuto cambiare totalmente l'esito finale del match.

La vittoria del Belluno fa scattare la rabbia della Callipo per alcune decisioni arbitrali. Deciso il presidente della società calabrese: « Ci ritroviamo di nuovo - ha detto Pippo Callipo a nome di tutti i dirigenti - a dover registrare l'ennesimo atteggiame­nto negativo nei confronti di Vibo da parte degli arbitri. Non vogliamo trovare alibi alla sconfitta. Non è nostro costume e non l'abbiamo mai fatto. Vogliamo solo essere trattati con rispetto. Non capiamo il perché di certi comportame­nti. L'arbitro può sbagliare, questo è chiaro, ma è il contesto che ci lascia perplessi, anche perché questo accade spesso nei nostri riguardi. E' da parecchio che subiamo certe direzioni negative. Parleremo con il presidente della Lega e con quello degli arbitri. Non chiediamo favori, solo rispetto. Noi facciamo sacrifici per portare avanti questa realtà. Siamo stati sempre corretti. Vibo è un simbolo dell'ospitalità e dell'accoglienz­a per gli arbitri e gli avversari. Che si vinca o si perda, qua mai è successo nulla e, sia chiaro, mai succederà. C'è la voglia di continuare per centrare l'obiettivo della salvezza, ma in diversi fra noi dirigenti sta maturando anche il pensiero di mollare tutto, perché non ci va di essere danneggiat­i e presi in giro».

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