Juve, Nainggolan adesso o a giugno
Si tratta per il cagliaritano. Con Guarin alternativa
MILANO - Mentre lo stato maggiore della Juve presenzia la riunione di Lega (in via Rosellini, con il presidente Andrea Agnelli, ci sono l'ad Beppe Marotta e il responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici) gli agenti di Fredy Guarin e Martin Caceres portano avanti le trattative con Porto e Siviglia. Siamo alla stretta finale, al momento della verità: essendo possibile tesserare un solo extracomunitario, uno dei due sarà depennato. PROFEZIA - Marcelo Ferreyra, manager di Guarin, si sbilancia su O Jogo, quotidiano portoghese: « Ormai sembra sicuro: il colombiano sarà un giocatore della Juve ». La "profezia" viene smentita, ma i dettagli che la corredano sono sospetti perché circostanziati: « Sia la Juventus che il Porto hanno ceduto nelle rispettive pretese: il club portoghese incasserà 11 milioni e non 13 come voleva, ma la cifra potrà aumentare se saranno raggiunti gli obiettivi prefissati, mentre i bianconeri verseranno subito 4 milioni, e non 2 come avevano proposto, e gli altri 7 in estate ». OPPORTUNITA' - Può darsi che Ferreyra non sia stato precipitoso, ma spiazzato dall'apertura a sorpresa del Cagliari per Radja Nainggolan, in cima alla lista di gradimento come Valon Behrami. Il centrocampista belga è fortemente tentato da un'opportunità che può cambiargli la carriera e il presidente Massimo Cellino, finora intransigente nel dichiararlo incedibile, vuole riflettere meglio per non correre il rischio di trovarsi a mani vuote e con un calciatore demotivato. Così, dopo aver addirittura rifiutato 15 milioni dal Cska Mosca, è disposto ad ascoltare la proposta di Marotta che medita di attenuare l'esborso inserendo giovani contropartite per la prossima stagione (Marrone, Immobile e Sorensen). Il primo mattone ieri a Milano, dov'era presente anche Alessandro Behrami, agente di Nainggolan (e di Behrami, sul quale si lavorerà fino all'ultimo secondo del mercato): Marotta e Paratici hanno infatti lasciato la Lega in compagnia di Francesco Marroccu, direttore sportivo del Cagliari, raggiungendo il presidente Cellino in un vicino hotel. In realtà, la vera apertura è per giugno, quando però sarà in corsa pure lo Zenit di Spalletti.
Il belga, «incedibile» per Cellino, in realtà potrebbe muoversi anche subito oppure trasferirsi in estate
PRANZO - L'ingaggio di Nainggolan (come di qualsiasi altra alternativa a Guarin: non tramontano Marco Parolo - anche se il presidente del Cesena, Igor Campedelli, frena - e le soluzioni low cost Angelo Palombo e Marcelo Pizarro, non convocato per la partita di stase- ra) spianerebbe la strada a Caceres che non ha invece controfigure tra gli obiettivi individuati: la sua duttilità garantirebbe infatti non solo un rinforzo dell'asse centrale difensivo, ma anche un'opzione per la fascia destra dietro Stephan Lichtsteiner. Mentre Ferreyra discuteva con il dg del Porto, Antero Henrique - fissando per oggi a pranzo l'incontro decisivo con il presidente Pinto da Costa -, Daniel Fonseca e l'avvocato Beppe Bozzo portavano avanti la trattativa con i vertici del Siviglia: distanze ridotte anche in questo caso, nessuna anticipazione stile O Jogo ma tanto ottimismo.
Intanto il manager del colombiano si è sbilanciato: «Guarin è juventino». Lui o Caceres in ballo
ESUBERO - All'hilton, due passi dalla Lega, oltre a Beltrami, s'aggirano diversi altri operatori in affari con la Juve: così, dopo aver incrociato in Lega Gino Pozzo, patron dell'udinese che aspetta Michele Pazienza e detiene il cartellino di Antonio Candreva, in prestito al Cesena, candidato defilato tra i centrocampisti, i dirigenti bianconeri hanno anche avuto modo di aggiornarsi con Tullio Tinti, agente di Palombo e del partente Luca Toni, di fare un cenno all'altro "esubero" Vincenzo Iaquinta con l'agente Andrea D'amico, reduce dall'operazione Maxi Lopez, e di salutare Renzo Contratto che cura gli interessi di Mattia Destro, obiettivo per giugno.