Roma: «Abbiamo Marquinho in pugno»
La società è impegnata a ridurre la rosa su indicazione di Luis Enrique ma all’orizzonte resta l’arrivo del brasiliano
ROMA - «Ci stiamo confrontando sulle prestazioni dei giocatori che abbiamo, prestazioni che rivendicano uno spazio importante. Le considerazioni in corso sono volte a non comprimere ulteriormente le possibilità e il talento dei ragazzi che abbiamo in rosa, che vanno rispettati» . Parole del direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, a una settimana dalla chiusura del mercato. Perché la linea del club giallorosso, segue soprattutto l’indicazione-richiesta di Luis Enrique: «Il tecnico ci ha chiesto di abbassare il numero di calciatori a sua disposizione e io non vorrei fare la scelta inversa rispetto alla richiesta» . Il mercato della Roma, per ora, è fermo. In attesa che venga ceduto qualche altro elemento: «Parleremo con Luis Enrique, vedremo se nei prossimi giorni riusciremo a sistemare qualche altro ragazzo. Dobbiamo cedere, perché le scelte dell’allenatore metteranno sicuramente in disparte qualcuno e noi non vogliamo che ciò accada, perché nello spogliatoio ci vogliono armonia e giuste motivazioni» . POSSIBILITA’ - Sabatini quindi, lascia poco spazio all’immaginazione. Ma era prevedibile e il club giallorosso lo aveva fatto capire: si interverrà in entrata solo se ci saranno le condizioni numeriche, economiche e di prospettiva. Vale anche per Marquinho (centrocampista mancino, 25 anni, ormai ex Fluminense) che attende solo una chiamata della Roma per arrivare in prestito (oneroso con dirit- to di riscatto a favore dei giallorossi): «L’operazione l’avremmo condotta con discrezione, ma siamo stati investiti da una fuga di notizie dal Brasile, una forzatura mediatica non dipesa da noi. Crediamo di avere ancora la situazione in pugno, ma dovremo parlare con il tecnico» .
Il ds Sabatini ammette: «Operazione condotta con discrezione fino alla fuga di notizie...» I casi Cicinho e Pizarro
INDIZI - Oggi a Trigoria ci sono 24 giocatori (conteggiato Viviani, non conteggiati Burdisso e Barusso): per 19 partite (più 25 minuti) di campionato e - dopo quella di stasera - al massimo altre 3 di coppa italia, sono più che sufficienti (da considerare poi i Primavera che possono essere chiamati tra i più grandi). E proprio le convocazioni di Luis Enrique per la sfida di stasera dan- no indicazioni su chi è di troppo: a parte gli infortunati De Rossi, Osvaldo, Cassetti e Burdisso non ci sono Cicinho e Pizarro. Proprio questi due sono gli indiziati maggiori per le prossime, difficili, due cessioni, che porterebbero la rosa giallorossa a 22 elementi (allora sì che Marquinho potrebbe arrivare, perché le caratteristiche del giocatore a Trigoria piacciono). Per Pizarro proprio stasera, vista l’occasione, ci sarà un incontro tra le dirigenze, quella della Roma e quella della Juve. Il cileno non sembra pensare ad altre ipotesi rispetto a queste due, ma l’interesse bianconero è più debole di quello di inizio gennaio. Difficile anche trovare una sistemazione per Cicinho, che ha un contratto fino a giugno che gli garantisce oltre 1 milione di euro netto e ha detto di voler restare.