El Shaarawy: Con Ibra e Pato cresco
Stephan El Shaarawy MILANO - Il faraone non è più «piccolo», anzi. E’ cresciuto, a vista d’occhio, promosso a pieni voti quale partner ideale di Ibrahimovic e, a breve, anche di uno fra Maxi Lopex e Tevez. Domenica scorsa a Novara Stefan El Shaarawy ha avuto il merito di «sbloccare» nel secondo tempo (doppietta di Ibra e gol di Robinho) il Milan di Allegri che si era impantanato nella palude difensiva creata ad arte dagli ultimi della classe. Ieri sera è stato fra i protagonisti del Gran Gala Aic, anche se è stato premiato quale miglior giocatore della Serie B per quello che ha fatto con il Padova. L’appuntamento con il premio patrocinato dall’aic potrebbe essere più importante e pregiato fra un anno, quando El Shaarawy sarà definitivamente consacrato ai massimi livelli. STIMOLI - E’ difficile non averne per un ventenne che ha la fortuna di frequentare Mi-
«Allenandomi con due così trovo tanti stimoli E’ dura stare al loro livello, ma io provo a fare del mio meglio»
lanello. «Io spero di continuare così, su questa strada. E’ uno stimolo incredibile potermi allenare con Ibrahimovic e Pato - ha spiegato l’attaccante milanista - anche se stare al loro livello è dura, ma cercherò di fare sempre del mio meglio». Nel giro di pochi mesi è cambiato quasi tutto nella vita dell’ex-genoano. A parte il look che è rimasto lo stesso, con la «cresta» che resta il suo marchio di...fabbrica. «Ormai non ho bisogno di usare il “gel” perchè il taglio è questo - ha puntualizzato Stefan - e i capelli stanno su da soli. Berlusconi è invidioso? No, mi ha detto solo di accorciare un po’ la cresta. Sì, l’ho accorciata...» SUPER-THIAGO - Allegri, premiato quale miglior allenatore del 2011, non ha avuto esitazioni a definirlo «il miglior difensore cen- trale del mondo, ma può ancora crescere». Thiago Silva ha voluto dare ragione al suo allenatore ( «Mi vedo in grande forma» )e ha garantito che «noi difensori brasiliani facciamo sempre bene in Italia, non veniamo qui in...vacanza, così come dimostrano anche Juan e Lucio».
«Berlusconi mi ha detto di tagliarmi un po’ la cresta: l’ho fatto» Boateng a Thiago Motta «Scudetto al Milan!»
BOATENG - Simpatico il siparietto fra Boateng e Allegri. A precisa domanda, per il tecnico, sulla posizione in campo del ghanese (meglio mezz’ala o trequartista) è intervenuto senza mezzi termini il Boa che, sorridendo, ha detto «sì, sì meglio trequartista...» Lo stesso Allegri ha ammesso che «Boateng ha disputato delle buone partite sia da trequartista che da mezz’ala». Al fianco di Thiago Motta, durante la premiazione, Boateng non ha avuto dubbi: «Sì, l’inter è una squadra forte, è in rimonta, ma lo scudetto lo vinciamo ancora noi».