Mourinho-real verso il divorzio: «Qui contestano tutti»
E’ sempre bufera a Madrid: «Non sono stato io a chiedere di allenare la squadra, è stato il club a chiamarmi». A giugno l’addio
MADRID. « Mourinho ha deciso di abbandonare il Real il prossimo 30 giugno ». Parola, chissà quanto attendibile, di Siro López, noto giornalista-tifoso iberico che ha annunciato lo scoop nel popolare programma-baraonda «Punto pelota». A colmare il vaso sarebbe stata la pubblicazione sulla prima pagina di "Marca", dell'accesa discussione tra lo Special One ed alcuni giocatori, capeggiati da Sergio Ramos, che ha agitato il prepartita della sfida con l'athletic Bilbao. Oltre all'ostilità della stampa e ad alcune incomprensioni con il nutrito gruppo di nazionali spagnoli, il portoghese sarebbe rimasto deluso anche per i primi fischi riservatigli da un settore del Bernabéu. MOU SE NE INFISCHIA - In realtà, interrogato sulla questione, Mou aveva già risposto, alla sua maniera, a fine gara. « Zidane, il 'Fenomeno' Ronaldo e la Scarpa d'oro Cristiano sono stati fischiati in questo stadio. Non vedo perché non possa essere fischiato anch'io. Mi sarebbe dispiaciuto se mi avessero fischiato al Chelsea, dove non contestano mai nessuno. Ma in un posto dove fischiano anche i grandi del mondo, che devo dire? Tutti e tre hanno risposto sul campo e forse anch'io, un giorno o l'altro, risponderó, magari lasciando triste qualcuno ». Proprio queste ultime parole hanno aperto uno spiraglio ad un addio anticipato da parte del profeta di Setubal. « Non sono nato madridista. Non ho chiesto di allenare il Real, è stato il club a chiamarmi. Posso solo confermare che l'ottimo rapporto che mi lega al presidente e alla dirigenza farà sì che con me non avranno mai nessun problema ». ADIOS PER NULLA SCONTATO - In soccorso dell'allenatore si è mosso lo stesso Ramos, attraverso twitter. « Chi dice che lo spogliatoio è diviso mente. C'è un gran gruppo, molto unito ». Il grosso problema rimane l'impotenza negli scontri diretti con i catalani, contro cui i blancos cercheranno la complicata remontada copera, domani sera al Camp Nou. PEPE GRAZIATO - In Inghilterra Balotelli rischia quattro turni di stop, in Spagna Pepe viene assolto, e potrà giocare da subito, nonostante la «passeggiata» sulla mano di Messi. Il giudice sportivo spagnolo Alfredo Florez ha infatti deciso di scagionare il brasiliano, sottolineando che l'arbitro Cesar Muniz Fernandez ha fatto sapere di non aver visto nulla e quindi di non aver menzionato l'episodio nel suo rapporto sulla partita. Il Barcellona ha rinunciato a fare ricorso, e quindi Pepe potrebbe riaffrontare Messi già domani al Camp Nou nel match di ritorno dei quarti di Coppa.
Ramos difende Mou su Twitter: «Divisi? No siamo un gruppo unito» E il Granada dei Pozzo ha cacciato l’allenatore
ARRIVA RESINO - La sconfitta per 30 contro l'espanyol è costata la panchina al tecnico del Granada, Fabri González. La decisione è stata presa nella notte, da Quique Pina, presidente degli andalusi e uomo di fiducia dei Pozzo, che ha deciso di affidare le redini della squadra ad Abel Resino. COPPA DEL RE - QUARTI (ritorno) - OGGI (ore 21.30) Mirandés-español (and. 2-3, Sky Sport 3, Sky Calcio 1). DOMANI: Maiorca-athl. Bilbao (0-2, ore 20); Barcellona-real Madrid (21, ore 22, Sky Sport 1, Supercalcio, Sky Calcio 1). GIOVEDÌ (ore 21.30): Levante-valencia (1-4, Sky Sport 1, Supercalcio, Sky Calcio 1).
LIGA - 1ª GIORNATA (posticipo) - Villarreal-gijon 3-0.