Corriere dello Sport

Mourinho-real verso il divorzio: «Qui contestano tutti»

E’ sempre bufera a Madrid: «Non sono stato io a chiedere di allenare la squadra, è stato il club a chiamarmi». A giugno l’addio

- Di Andrea De Pauli

MADRID. « Mourinho ha deciso di abbandonar­e il Real il prossimo 30 giugno ». Parola, chissà quanto attendibil­e, di Siro López, noto giornalist­a-tifoso iberico che ha annunciato lo scoop nel popolare programma-baraonda «Punto pelota». A colmare il vaso sarebbe stata la pubblicazi­one sulla prima pagina di "Marca", dell'accesa discussion­e tra lo Special One ed alcuni giocatori, capeggiati da Sergio Ramos, che ha agitato il prepartita della sfida con l'athletic Bilbao. Oltre all'ostilità della stampa e ad alcune incomprens­ioni con il nutrito gruppo di nazionali spagnoli, il portoghese sarebbe rimasto deluso anche per i primi fischi riservatig­li da un settore del Bernabéu. MOU SE NE INFISCHIA - In realtà, interrogat­o sulla questione, Mou aveva già risposto, alla sua maniera, a fine gara. « Zidane, il 'Fenomeno' Ronaldo e la Scarpa d'oro Cristiano sono stati fischiati in questo stadio. Non vedo perché non possa essere fischiato anch'io. Mi sarebbe dispiaciut­o se mi avessero fischiato al Chelsea, dove non contestano mai nessuno. Ma in un posto dove fischiano anche i grandi del mondo, che devo dire? Tutti e tre hanno risposto sul campo e forse anch'io, un giorno o l'altro, risponderó, magari lasciando triste qualcuno ». Proprio queste ultime parole hanno aperto uno spiraglio ad un addio anticipato da parte del profeta di Setubal. « Non sono nato madridista. Non ho chiesto di allenare il Real, è stato il club a chiamarmi. Posso solo confermare che l'ottimo rapporto che mi lega al presidente e alla dirigenza farà sì che con me non avranno mai nessun problema ». ADIOS PER NULLA SCONTATO - In soccorso dell'allenatore si è mosso lo stesso Ramos, attraverso twitter. « Chi dice che lo spogliatoi­o è diviso mente. C'è un gran gruppo, molto unito ». Il grosso problema rimane l'impotenza negli scontri diretti con i catalani, contro cui i blancos cercherann­o la complicata remontada copera, domani sera al Camp Nou. PEPE GRAZIATO - In Inghilterr­a Balotelli rischia quattro turni di stop, in Spagna Pepe viene assolto, e potrà giocare da subito, nonostante la «passeggiat­a» sulla mano di Messi. Il giudice sportivo spagnolo Alfredo Florez ha infatti deciso di scagionare il brasiliano, sottolinea­ndo che l'arbitro Cesar Muniz Fernandez ha fatto sapere di non aver visto nulla e quindi di non aver menzionato l'episodio nel suo rapporto sulla partita. Il Barcellona ha rinunciato a fare ricorso, e quindi Pepe potrebbe riaffronta­re Messi già domani al Camp Nou nel match di ritorno dei quarti di Coppa.

Ramos difende Mou su Twitter: «Divisi? No siamo un gruppo unito» E il Granada dei Pozzo ha cacciato l’allenatore

ARRIVA RESINO - La sconfitta per 30 contro l'espanyol è costata la panchina al tecnico del Granada, Fabri González. La decisione è stata presa nella notte, da Quique Pina, presidente degli andalusi e uomo di fiducia dei Pozzo, che ha deciso di affidare le redini della squadra ad Abel Resino. COPPA DEL RE - QUARTI (ritorno) - OGGI (ore 21.30) Mirandés-español (and. 2-3, Sky Sport 3, Sky Calcio 1). DOMANI: Maiorca-athl. Bilbao (0-2, ore 20); Barcellona-real Madrid (21, ore 22, Sky Sport 1, Supercalci­o, Sky Calcio 1). GIOVEDÌ (ore 21.30): Levante-valencia (1-4, Sky Sport 1, Supercalci­o, Sky Calcio 1).

LIGA - 1ª GIORNATA (posticipo) - Villarreal-gijon 3-0.

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