Corriere dello Sport

Fucina rigogliosa di talenti e tecnici

Da Curi ad Antenucci, passando per Del Grosso E in panchina ecco Giampaolo, Iaconi, Giorgini

- Di Ludovico Raimondi (Mauro Samuele)

Le presenze di Francesco Giorgini, nato a Giulianova il 5-3-1949. Dopo aver fatto tutta la trafila giovanile, ha vestito la casacca gialloross­a della prima squadra dal 1971 al 1984 titoli italiani vinti dal settore giovanile del Giulianova, a partire dagli Anni Sessanta. Tre volte Campioni d' Italia Juniores, due volte con gli Allievi, cinque volte con la Berretti

IGIULIANOV­A - Tiziano De Patre, la parabola e la metafora del Giulianova. Oggi, 42enne, è allenatore della squadra dal cui vivaio ha iniziato la scalata da calciatore fino alla Serie A, nel Cagliari. De Patre è portabandi­era di una schiera di talenti sfornati dal settore giovanile giuliese, uno dei più prolifici d’italia, fregiatosi anche di 10 titoli nazionali con Berretti, Juniores e Allievi! Senza far torto ai tanti approdati in Serie B, ricordiamo in serie A Bruno Piccioni nel Genoa, Paolo Braca nel Napoli, Pasquale Tancredi e Sergio Conte nell’inter, apripista di Franco Tancredi, portiere della Roma di Liedholm e della Nazionale di Messico ‘86, il com- pianto Renato Curi e Roberto Ciccocelli nel Perugia di Castagner, Pasquale Iachini nella Fiorentina, Marco Cosenza e Mimmo Di Michele nel Pescara, Pasquale Traini nel Cesena, Nicola D’ottavio nell’avellino e nel Verona, Federico Giampaolo nel Bari, Salernitan­a e Ascoli, ora Cristiano Del Grosso nel Siena e Mirko Antenucci, esordiente in A con il Catania e bomber del Torino in B, già capocannon­iere nella categoria con la maglia dell’ascoli. STRISCIA - La tradizione promette di essere rinverdita da Jacopo Dezi, 1993,

Oggi la tradizione è rinverdita dalla speranze riposte nella coppia Dezi-bontà

A fianco capitan Fusco; in basso, l’allenatore Pino Palumbo

La coreagrafi­a offerta dalla Curva Ovest dello stadio Fadini di Giulianova nel Napoli, e da Francesco Bontà, 1993, lasciato in prestito dalla Reggina. La carrellata è completata da chi, come De Patre, cresciuto calciatore nel Giulianova, è diventato allenatore. Tutti giuliesi doc, da Marco Giampaolo a Ivo Iaconi, dallo stesso Tancredi, allenatore dei portieri dell’inghilterr­a, a Francesco Giorgini e, fresco fresco, Peppe Manari nel Como. Anche dietro la scrivania operano manager giuliesi in gamba, in primis Andrea Iaconi, ds del Brescia, e Ferdinando Ruffini nel Pescara. Tutti figli di un miracolo che, nato nel 1924, ha raggiunto l’apice dal- l’epopea del duo Tiberio Orsini-pierino Stacchiott­i negli anni ‘60-’70, nobilitata dall’approdo in serie C nel 71’, alle brevi presidenze di Pietro Scibilia e di Orsini bis negli anni ‘80, a quella di Sandro Quartiglia, dal 1996 al 2007 conclusa con la retrocessi­one in Serie C2 dopo 11 anni di C1, lustrati da due play off per la Serie B nel 1996-97 e 1998-99. In totale: 9 campionati di Serie C (3 dal 1945 al 1948), 14 di C1, 18 di C2. CACCIA AL MIRACOLO - Ci vorrà un altro miracolo per non cancellare tutto. L’ultimo deferiment­o per irregolari­tà amministra­tive, che prelude alla penalizzaz­ione e alla perdita del minutaggio, e la messa in mora richiesta da France- sco Terrenzio, sono sintomi chiari di un’agonia. Perché mentre il Giulianova in campo si fa rispettare nel girone B di Seconda Divisione, continuand­o a valorizzar­e gli “under” in un Fadini deserto, ben altra cosa della fossa dei leoni di tanti epici trionfi, il presidente Dario D’agostino è vicino all’abbandono. Il rischio del fallimento è reale, come nel 1990 con Danubio Baratiri e nel 2009 con Bruno Sabatini. Neanche il sindaco Mastromaur­o ha cavato un ragno dal buco per evitarlo. Abortita la trattativa con il gruppo romano di Fabrizio De Giovanni, si lavora ora a fari spenti per un azionariat­o popolare, dopo la colletta occasional­e di un anno fa.

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