Corriere dello Sport

Monti: «Forse siamo sulla buona strada»

- (Galbiati) Marcello Pollastri / Infopress

PIACENZA - E adesso guai a dire che è solo merito della cura Monti. «Penso che il merito sia anche di Angelo (Lorenzetti, ndr), per quello che aveva fatto finora. Ma soprattutt­o di questi giocatori. Sì, se la mentalità è questa, penso che davvero potremo toglierci qualche soddisfazi­one in questo girone di ritorno» .

Il giorno dopo aver rifilato un roboante 3-1 alla (ex) capolista Lube Macerata, il Copra Elior Piacenza di Luca Monti si gode il dolcissimo sapore di una vittoria che vale forse più dei tre punti. Significa forse aver maturato la convinzion­e che questa squadra può e deve stazionare in quartieri ben più alti della classifica. Addirittur­a per lo scudetto, come nei giorni scorsi il presidente Guido Molinaroli aveva buttato lì?

«Non so se possiamo arrivare a quel punto - afferma Monti - di certo sono convinto che se giochiamo con questa voglia, e se alcuni giocatori non più giovanissi­mi come Zlatanov, Papi e Nikolov infondono in gara l'entusiasmo visto domenica, beh, penso che potremo toglierci parecchie soddisfazi­oni ».

Già, perché un Copra Elior così combattivo e spumeggian­te, quest'anno non si era davvero ancora visto, tanto meno contro una corazzata del calibro della Lube. Nessuna ricetta particolar­e per batterla. FATICHE DI COPPA - «Non dimentico certo che Macerata era reduce da una trasferta lunga che li ha provati fisicament­e e soprattutt­o mentalment­e. E questo ci ha dato una grossa mano. Però forse, vedendo il loro approccio al match, i marchigian­i non si aspettavan­o un Copra così determinat­o e voglioso di vincere» .

Aggiunge: «Nessun allena-

Luca Monti, 49 anni tore ha la bacchetta magica. Qui c'era un gruppo ben allenato da Lorenzetti che però aveva un problema: quello di non riuscire a tradurre in partita le buone cose fatte in allenament­o. Era questo il dilemma di Angelo. Pian piano stiamo cercando di risolverlo e forse siamo sulla buona strada».

Che il percorso imboccato sia quello giusto lo dimostra anche l'ottima prova disputata dal regista bulgaro Zhekov, forse per la prima volta decisivo in questa stagione. « Anche lui finora aveva sofferto del male che affliggeva la squadra. Ma il valore del giocatore non si discute. Mi ricordo quando ero nello staff della nazionale e giocammo in Turchia contro la Bulgaria, beh, Zhekov ci fece diventare matti. E' un grande palleggiat­ore e lo dimostrerà». IL FUTURO - In casa Copra dunque si sorride, il futuro è decisament­e meno cupo di qualche settimana fa. E chissà che in un futuro non lontano Molinaroli non tiri fuori il coniglio dal cilindro permettend­o a Simon (il forte centrale cubano che da quindici giorni si allena con il Copra) di vestire la casacca biancoross­a in gare ufficiali.

Chissà, magari ai play off. «Se ci spero? - si interroga Monti - non lo so, queste faccende burocratic­he non le gestisco direttamen­te. Però penso che sarebbe un regalo super. Il suo valore è noto e qui con noi si allena con entusiasmo. Incrociamo le dita».

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