Corriere dello Sport

Tevez, il City attacca il Milan

«Carlitos resta qua, solo Psg e Inter lo hanno trattato. Galliani faccia un’offerta seria»

- a pagina 12

MILANO - Attacco durissimo di Khaldoon Al Mubarak, numero uno del Manchester City e uomo di fiducia dello sceicco Mansour, al Milan e soprattutt­o a Galliani per la vicenda-tevez. Il presidente ha parlato al giornale di sua proprietà, “The National” (edito a Abu-dhabi), e ha detto: «Carlos Tevez resta un giocatore con obblighi contrattua­li al Manchester City per le prossime due stagioni e mezzo. Applichere­mo i termini del suo contratto a meno che arrivi un’offerta che riteniamo appropriat­a. Inter e Psg sono entrate in trattativa con noi in buona fede ed è sempre un’esperienza positiva trattare con persone profession­ali. In questo momento, invece, il Milan non è una soluzione per Tevez. Il signor Galliani e i suoi consulenti hanno sviluppato un senso di sicurezza fuori luogo a seguito delle loro trattative private con Tevez e i suoi consulenti. Se vogliono essere presi in consideraz­ione durante il mercato di gennaio, sarebbe meglio se la smettesser­o di congratula­rsi a vicenda e cominciass­ero a ragionare su come possono soddisfare le nostre richieste». L’attacco è pesante, ma non definitivo e non sposta quello che sappiamo bene da quando è iniziata la trattativa: per cedere Tevez (che fra multe e bonus mancati dovrà pagare 8 milioni di euro al club inglese), il City vuole l’obbligo di riscatto e non accetta il diritto di riscatto. Venticinqu­e milioni garantiti. Al Mubarak non dice che al Milan non lo cederà mai. Dice che vuole i soldi e subito. Se Galliani li trova, può andare al City e trattare come già aveva fatto prima dello stop di Berlusconi. LEONARDO - In mattinata c’erano state le dichiarazi­oni di Leonardo diffuse da “L’equipe” in merito alla trattativa per l’ argentino: «C’era un’opportunit­à, l’abbiamo studiata, abbiamo formulato una buona offerta, ma non c’è stato modo di raggiunger­e un accordo. Non abbiamo intenzione di esagerare con i costi, perciò ci siamo fermati. E’ finita». Ma già in prima serata, stando a quanto riferito alla stampa locale, convocata nel- la sede del Manchester City per essere informata sull’esito della riunione, non c’era stato alcun cambiament­o di linea o filosofia da parte del City. Il messaggio inviato ai giornalist­i, e di rimbalzo anche al Milan, era stato infatti molto chiaro: Tevez può andare via solo se il Milan garantirà il pagamento del suo cartellino entro la prossima estate. Qualsiasi altra formula, ovvero il semplice diritto di riscatto oppure il riscatto condiziona­to verrà respinta. La parola finale ce l’ha messa il presidente. RETROSCENA - Da quanto è emerso, pare che, all’interno della dirigenza della società inglese, tra i più irremovibi­li ci sia il general manager Brian Marwood. Sarebbe stato proprio lui a ricordare il precedente di Aquilani con la Juve. Nell’estate 2010, infatti, il Liverpool si era accordato con il club bianconero per un prestito con diritto di riscatto per un cifra attorno ai 16 milioni di euro. Un anno dopo, però, al termine di una stagione comunque positiva per il centrocamp­ista, i Reds si erano trovati davanti alla richiesta della Juventus di dimezzare la cifra del riscatto: una proposta che poi, nel giro di pochi giorni, era pure venuta meno. C’è il timore, insomma, che uno scenario del genere possa ripetersi. E il City non ha nessuna intenzione di venire incontro alle richieste del Milan e ai desideri di Tevez - il cui comportame­nto ha fatto infuriare i vertici del club, Mansour compreso - per poi rischiare di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. In sostanza, se la società rossonera vuole davvero l’argentino deve mettere per iscritto che ne acquisterà il cartellino, qualsiasi cosa succeda nei prossimi mesi.

«Per ora il Milan non è una buona soluzione per Tevez: il signor Galliani e i suoi la smettano di congratula­rsi a vicenda»

VENERDI’ - Nel corso di queste ultime ore, il Milan non ha modificato i termini della sua proposta. Il piano è rimasto quello di prendere Tevez subito in prestito e verificare al termine della stagione l’opportunit­à di acquistarl­o a titolo definitivo, se verrà ceduto uno fra Pato o Robinho. A questo progetto Al Mubarak ieri ha detto di no.

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Carlitos Tevez, 27 anni
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Carlos Tevez, 28 anni il 5 febbraio. Nazionale argentino, è dal 2009 al City
NAZIONALE ARGENTINO, 28 ANNI Carlos Tevez, 28 anni il 5 febbraio. Nazionale argentino, è dal 2009 al City

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