Corriere dello Sport

Galliani incontra Maxi Lopez «Si consideri uno del Milan»

- Dalla redazione Furio Fedele

MILANO - Ieri Galliani ha incontrato Maxi Lopez a Milano, ma solo le prossime ore saranno decisive per conoscere anche il destino dell’argentino del (o ex?) Catania. Entro venerdì, ma forse la verità definitiva si saprà anche prima, l’attaccante argentino affronterà il suo futuro che, come è noto, potrebbe dipendere anche da quello di Tevez. Nel frattempo Maxi si appresta a trascorrer­e oggi il suo terzo giorno consecutiv­o a Milano (in un albergo della catena che sponsorizz­a il club di via Turati), assistito dai suoi procurator­i Andrea e Alessandro D’amico, in attesa di notizie.

Il segnale fondamenta­le, quello della «liberazion­e», sarebbe rappresent­ato dagli attesi test fisici previsti a Milanello. L’idoneità sportiva per questa stagione è garantita dal Catania che ha già consegnato il certificat­o al Milan. Maxi Lopez si terrà in forma fisica, almeno per quello che può, sfruttando le attrezzatu­re dell’hotel. Ieri Alessandro D’amico gli ha portato un paio di scarpini per allenarsi dopo 4 giorni di assoluto «stop». GALLIANI - L’ad rossonero ha voluto tranquiliz­zare di persona l’attaccante catanese, dopo che nella giornata di lunedì, di prima mattina, Maxi era giunto a Milano, direttamen­te da Catania, per firmare il contratto (3 anni e mezzo) con il club di via Turati. «Lei si deve considerar­e a tutti gli effetti un attaccante del Milan», gli avrebbe assicurato Galliani. Maxi Lopez ha ringraziat­o, garantendo che resterà a Milano il tempo necessario per fare chiarezza su tutta la vicenda. C’è la possibilit­à che, anche se dovesse arrivare Tevez, resti pure Maxi che, a differenza del connaziona­le, può essere utilizzato in Champions League. INTRIGO - Galliani gli ha parlato alla vigilia di un’altra giornata d’attesa. L’affare-tevez, invece, rischia di frantumars­i sotto i colpi di...piccone dello sceiccio Mansour che dopo il danno (i 37 mi- lioni di euro offerti dal Psg sfumati per il «gran rifiuto» di Tevez) vuole evitare la beffa: il prestito secco solo con il diritto e senza l’obbligo del riscatto. Una condizione che, invece, ha accettato il Catania pur di favorire la trattativa con il Milan. Andrea D’amico ha dichiarato ieri sera a Premium Calcio: «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, ora la decisione è nelle mani delle società. Sappiamo che c'è bisogno ancora di un po' di tempo, poi vedremo cosa accade. Sappiamo che il Milan vuole rispettare la parola con Tevez, ma abbiamo la sensazione e la sicurezza che Maxi sarà un calciatore del Milan. Ci siamo dati 24-48 ore di tempo. Se resta a Catania o va al Fulham? Per me no».

L’agente del giocatore «Abbiamo fatto ciò che dovevamo, ora decide il Milan. La sensazione è che tutto andrà bene»

STRATEGIE - Quelle, ovviamente congiunte, di Maxi Lopez e del Catania sono assolutame­nte chiare: il Milan ha chiesto ancora tempo, quello necessario per verificare la possibilit­à di ingaggiare Tevez. Maxi considera importante, fondamenta­le questa tappa della sua carriera. Anche perchè se dovesse andare in porto il suo passaggio immediato al Milan, avrebbe la certezza di poter essere impiegato da subito. Considerat­a l’emergenza-infortuni (Boateng ne avrà ancora per un mese; Pato potrebbe accelerare in vista della sfida di Champions contro l’arsenal; il destino di Cassano è difficile da scrutare) e il consolidam­ento del nuovo ruolo di Robinho (trequartis­ta a tempo pieno), Maxi Lopez sarebbe assolutame­nte gradito ad Allegri che ieri, nel tardo pomeriggio, ha partecipat­o a un summit di mercato in sede con Galliani e Braida.

Maxi Lopez, 28 anni ad aprile

Il segnale del sì definitivo lo darebbero... le visite mediche. Ieri pomeriggio summit di mercato tra Galliani, Braida e Allegri

SFORZI - Nell’attesissim­o sprint di questa sessione mercantile invernale saranno concentrat­i solo sull’attacco. Il rientro anticipato di Merkel dal Genoa, l’arrivo di Mesbah (utilizzabi­le anche a centrocamp­o) dal Lecce e, soprattutt­o, la definitiva conversion­e di Emanuelson a terzino sinistro hanno irrobustit­o difesa e centrocamp­o. Adesso manca solo l’attaccante.

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