Corriere dello Sport

Biagianti: A Catania sto bene, non ho motivi per andare via

- (Terruso) di Concetto Mannisi (Ansa)

Fabrizio Miccoli, 32 anni, esulta dopo il gol segnato nella partita con il Genoa, vinta per 5-3 dal Palermo CATANIA - Il suo primo pensiero è rivolto alle voci di mercato. Marco Biagianti, il capitano, domenica scorsa promosso titolare al posto di Ciccio Lodi, si affretta a precisare il suo pensiero.

« Ho letto anch’io le dichiarazi­oni che sono state attribuite al mio procurator­e, ma credo che chi le ha riportate abbia travisato la realtà. Non ho mai chiesto di andare via: a Catania sto benissimo, l’ho detto tante volte, e non vedo per quale motivo, perciò, debba muovermi in maniera diversa. Semmai il mio dispiacere è che ormai da più di un anno non gioco con continuità, ma sapete perfettame­nte quello che ho passato. E proprio per quello che ho passato ritengo assurdo il solo pensiero di andare in un’altra squadra. Voglio trovare la continuità, voglio migliorare la condizione, visto che comincio a stare bene. Se arriverann­o richieste di mercato le valuteremo con la società, ma andare via non è un mio pensiero: ho tanti stimoli, sono il capitano del Catania e questo per me è motivo di grande orgoglio».

Se Biagianti pensa a restare, c’è Maxi Lopez che ormai non vede l’ora di andare via.

« In verità, in questo momento, ne sappiamo quanto voi. Però sono contento che Maxi vada al Milan. In fondo realizza un suo sogno ed è giusto che si tolga questa soddisfazi­one. Anche per quello che ha fatto con la maglia rossazzurr­a addosso: è stato un giocatore importante per Catania».

Anche Biagianti lo è stato e vuole continuare ad esserlo. Ma come sta il capitano, che domenica ad Udine è stato sostituito?

« Sto fisicament­e bene. E’ vero, mi è mancata la lucidità, ma è anche vero che sto progressiv­amente migliorand­o. Anche come corsa. Del resto è da parecchio tempo che non gioco tre partite di seguito. Non mi resta che cercare la forma migliore per fare bene. Con il Catania».

Domenica, ad Udine, cosa non ha funzionato?

« Io dico che è mancato soltanto il gol. Eppure contro la squadra di Guidolin abbiamo avuto almeno tre occasioni importanti, più di loro. Questo dimostra che la squadra c’è e che possiamo guardare al futuro con una certa fiducia..certo, poi c’è stata quella loro ripartenza e la gara è cambiata: colpa nostra, in ogni caso. Non possiamo prendere una rete su contropied­e, partendo da un nostro calcio d’angolo».

Dici futuro e pensi già al Parma. Del resto, il pari alla vigilia di Natale è roba recente.

« E’ vero, ma si è trattato di una partita certamente diversa. Loro erano guidati da un altro allenatore, Colomba, che nel frattempo è stato esonerato e sostituito da Donadoni. Bisognerà ora capire come sono cambiate le cose in campo e come affrontarl­i. Questa settimana di lavoro servirà anche a questo».

La classifica non è più quella di qualche settimana addietro.

«Lo so bene. Per questo dico che dobbiamo ripartire di corsa. No sarà facile, perché non si tratta di un avversario da poco conto, ma intendiamo provarci. Con tutti i mezzi. Vogliamo tornare ad essere il Catania che tutti conoscono. Soprattutt­o in casa».

Ma ci pensate al salto di qualità? Che cosa potrebbe mancarvi?

« Sappiamo che abbiamo dato e che dovremo continuare a dare tanto. Del resto il campionato è ancora lungo. Ci sono state alcune partite in cui meritavamo di più e abbiamo preso pochi punti. Però, a parte Bologna, abbiamo sempre reagito bene. Rimbocchia­moci le maniche, insomma. Ci sarà da lavorare sodo in questo girone di ritorno». Marco Biagianti, 27 anni, capitano del Catania

«Sono solo dispiaciut­o perché da un anno non gioco con continuità Ed essere il capitano è un grande orgoglio»

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CINQUINA
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