La coppa della verità
Macerata, Cuneo e Modena vogliono riscattare le fresche sconfitte in campionato
Vincere la Coppa Italia significa dare un senso alla stagione, comunque poi vadano i play off e le finali delle coppe europee. Stasera i quarti di finale rappresentano il primo ed ultimo ostacolo sulla strada verso la Final four di Roma, un appuntamento che intende dare continuità al grande volley nella Capitale, che nella scorsa primavera ospitò la finale scudetto fra Trento e Cuneo.
La M.roma farebbe carte false per approdare alla sua terza final four di Coppa Italia, quest’anno sponsorizzata dalla Del Monte, nel Palalottomatica della sua città, ma non si nasconde l’estrema difficoltà di andare a battere la Lube Macerata a domicilio.
Curiosamente tre delle quattro grandi del tabellone di Coppa Italia, domenica scorsa hanno perso il loro impegno di campionato. Modena è rimasta a secco a Monza, in una specie di anticipo della sfida di stasera. Ma i rovesci che hanno più impressionato sono stati quelli di Macerata e Cuneo.
I marchigiani hanno probabilmente pagato le fatiche e lo stress della lunga e sfortunata trasferta di Champions League, nella gelida Novosibirsk, in Siberia. E dall’altra parte della rete c’era un Piacenza affamato di punti, con tanta voglia di dare una sterzata al suo campionato, dopo l’addio di Lorenzetti e l’arrivo in panchina di Monti. STOP - La Brebanca Cuneo invece, ha perso in casa di una M.roma che veniva da cinque sconfitte consecutive e che al Palazzetto dello Sport non riusciva a festeggiare un successo addirittura dal 5 novembre. Alla formazione di Gulinelli mancava Ngapeth, gli schiacciatori sono incappati in una sera- ta negativa e così il carattere dei romani ed una mossa tattica di Giani, sono risultati determinanti. In assenza del giovanissimo bomber Sabbi, con un Bencz che non decollava, il tecnico neroverde ha sfruttato al massimo i suoi giocatori migliori, schierando contemporaneamente Zaytsev, Maruotti e Cisolla. IMPEGNO - Proprio Cisolla, uno dei tanti ex in campo stasera al Fontescodella, può essere la chiave delle speranze romane. In apparenza flebili, alla luce del valore della Lube. Ma l’impegno non dovrà mancare. Così come promette anche la Callipo, che al suo affacciarsi nella massima serie, proprio in Coppa Italia visse momento gloriosi, arrivando a giocare la finale nel 2004-2005, poi persa contrro la Sisley. L’attende Trento, la squadra più forte del pianeta.
Un attacco di Andrea Sala, 33 anni, di Casa Modena