Milano-europa, ultima chance
Scariolo: E’ un momento difficile, ma ne usciremo cercando di trovare un po’ di continuità
La bella notizia è che ieri Milano ha lasciato l'italia ed è scappata via a Istanbul, lontana dalle polemiche e anche dal mercato che dovrebbe presto recapitare l'americano di passaporto bosniaco JR Bremer, un lontano passato nella Nba e poi a Biella, già allenato da Scariolo a Malaga, mancino, 32enne, con fisico e tiro per giocare due ruoli, supportando sia Omar Cook in regia che lo spaesato Drew Nicholas come guardia.
La brutta notizia è che il Fenerbahce è avversario ambizioso, a Istanbul l'ea7 Armani ha già perso (ma contro l'efes) nella prima fase e in generale al club non porta grande fortuna. Nel 1992 vi giocò le Final Four di Eurolega, perse la semifinale con il Partizan un po' a sorpresa e da allora non si è più ripresentata su quel palcoscenico. CRISI - La crisi di Milano è più o meno dichiarata: in campionato il primo posto conquistato dopo la vittoria su Siena - la prima dopo 21 sconfitte contro i campioni d'italia - è diventato un quinto posto agghiacciante. La striscia di sconfitte in Italia è gioca a quota quattro, sempre con squadre di seconda fascia (Teramo, Treviso, Biella, Varese: nessuna di loro farà le Final Eight), in mezzo c'è stata la debacle casalinga con il Panathinaikos e i pessimisti fanno notare che le ultime due vittorie contro Avellino e Roma sono state parecchio striminzite. « E' un momento difficile, ma dobbiamo cercare di stringere i denti ed allungare il più possibile i momenti in cui giochiamo bene, perché ci sono, riducendo gli effetti di quelli in cui invece non lo fac- ciamo », ammette il coach Sergio Scariolo.
Lo scorso anno Piero Bucchi fu esonerato quando aveva un bilancio di 9-3 (75%). Scariolo è 10-7 (58%) ma saldo grazie al pedigree e appunto alla qualificazione per le Top 16 di Eurolega. Dove tuttavia siamo già ad un incrocio decisivo: a Istanbul giocano due squadre a zero punti e con questa formula è quasi impossibile riemergere da due sconfitte. In pratica è una gara ad eliminazione. « Sono stati costruiti per fare le Final Four in casa loro - dice Scariolo - ma è un momento in cui dobbiamo guardare solo a noi stessi, non alla forza degli avversari ». Ai quali continua a mancare l'ex romano Roko Ukic.
Il tecnico aspetta il tesseramento di JR Bremer, ex NBA e Biella, necessario per supportare Cook
PROBLEMI - I problemi di Milano sono molteplici: il bomber Nicholas sta segnando 8,1 punti a partita, il playmaker Cook non è un leader e gioca per innescare compagni che non si innescano, Malik Hairston è infortunato (« Il nostro miglior giocatore » lo definisce Scariolo), i progressi del centro Ioannis Bourousis (le ultime sei gare in doppia cifra) non hanno inciso sui risultati di squadra così come i 42 punti di Antonis Fotsis nelle ultime due uscite di campionato. La partenza di Danilo Gallinari ha sbloccato Fotsis ma anche smascherato i difetti di personalità di un gruppo di giocatori vincenti ma forse troppo abituati ad andare al traino. E il vero dramma non sarebbe non vincere nulla neppure quest'anno ma avvertire forte il rischio di dover ricostruire di nuovo tutta la squadra per riparare a errori come quello commesso nei confronti di Benjamin Eze, che costa un milione di euro ma non gioca.
Omar Cook, 30 anni, play dell’armani Jeans