Corriere dello Sport

L’italia non scende più dal podio

Sei volte su otto in slalom: ieri è toccato a Gross, secondo dietro Hirscher. «E posso fare meglio»

- R.s. (Ansa)

SCHLADMING - Altro giro e altra sorpresa. Dopo il colpaccio di Cristian Deville, vincitore nello slalom di domenica scorsa nella chiesa dello sci, Kitzbuehel, ecco Stefano Gross sparare con gli sci dal podio di Schladming, superclass­ica notturna disputata ieri sulla (molle e rovinata) pista Planai che nel 2013 sarà teatro dei Mondiali.

Un giovane ma non giovanissi­mo, e ancora un finanziere. Mai secondo prima, e terzo solo due settimane fa ad Adelboden, dove già festeggiò con il gesto del cacciatore, ripetuto ieri. Nato a Bolzano 25 anni fa e cresciuto a Pozza di Fassa, Gross spezza il podio dell’austria felix inserendos­i tra Marcel Hirscher e Mario Matt. Aveva già concluso come migliore degli italiani la prima manche, che però sembrava preludere a una serata storta dell’italia: lui settimo, Deville fuori dalla lotta dopo aver perso lo sci esterno, Manfred Moelgg nono, un opaco Giuliano Razzoli quindicesi­mo, dietro al giapponese Naoki Yuasa (quinto, alla fine). SETTE SU NOVE - E’ l’ennesimo colpaccio della squadra di Jacques Theolier, che quest’anno su otto slalom ha conosciuto sei volte il podio (e si sale a sette negli ultimi nove consideran­do la vittoria di Razzoli nelle finali di Lenzerheid­e della scorsa stagione).

«Davanti a un pubblico così e in una gara come questa non ci si può non caricare - ha detto Gross - È il miglior risultato della mia carriera dopo il terzo posto di Adelbo- den, e sono contento anche perchè in entrambe le manche ho sentito stanchezza verso la fine delle discese. Da alcuni giorni sono raffreddat­o. Segno che posso fare anche meglio».

Deluso Deville: «Stavo andando forte e questa uscita mi brucia: quasi non me ne sono accorto. Peccato perché ci tenevo a confermare Kitz, diciamo che la fortuna avuta lì l’ho ripagata tutta qui». FORSENNATO - Hirscher ha vinto consentend­osi il lusso di un’azione dal ritmo forsennato, 1’43” fuori giri e senza inforcare, questa volta. L’unica coda polemica legata a qualche possibile risultato fasullo ottenuto in passato non l’ha pagata lui per colpa dei tifosi di Kostelic, come si temeva, ma è avvenuto esattament­e il contrario: sono stati i tifosi austriaci a prendere a pallate di neve il croato. Che questa volta non ha attaccato al massimo e pensando alla leadership di coppa ha pensato ad arrivare, non preoccupat­o dal fatto che Hirscher gli abbia rosicchiat­o un po’ del suo vantaggio.

La Coppa del Mondo si sposta ora in Germania, a Garmisch, sede degli ultimi Mondiali in cui trionfò Christof Innerhofer. Sabato e domenica sono in programma una discesa e un superg: due occasioni sui misura per il campione di Gais, ancora alla ricerca della migliore condizione dopo un inverno condiziona­to dall’incidente di novembre.

Stefano Gross, 25 anni, festeggia il podio con il gesto del cacciatore

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UN ALTRO SPARO

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