Il nuovo Palermo ha cancellato il mercato estivo
dal Panathinaikos - domenica era in tribuna dal Tolosa - ceduto ieri al Lille dal Bologna - domenica ha giocato gli ultimi 5' dal Bari - in partenza, neppure convocato nelle ultime 2 partite dall’haladas - mai utilizzato, girato al Bari nell’operazione Donati
Tzorvas PALERMO - Mutti ha trovato il Palermo. Dopo mille cambiamenti, la squadra che domenica scorsa ha superato il Genoa sarà quella base che dovrà tirare dritto fino alla fine di questa stagione. Ci potranno naturalmente essere piccoli ritocchi o variazioni sul tema, in particolare coi rientri di giocatori di spessore come Pisano, Zahavi ed Hernandez. Ma il canovaccio è delineato anche per muoversi su una linea di continuità che è necessaria. Lo indicano gli stessi movimenti societari di questi ultimi giorni di mercato, che stanno portando alla cessione di elementi acquistati solo la scorsa estate o di altri ritenuti titolari fino a pochi giorni fa. MEZZA RIVOLUZIONE - In pratica, il Palermo ha dovuto fare una precipitosa marcia indietro rispetto alla maggior parte delle scelte estive. Effettuate con un’altra gestione tecnica, Sogliano ds e Mangia allenatore, dopo la veloce parentesi di Pioli. La serie di sconfitte, il cambio di moduli e le necessità di rinforzi hanno infoltito eccessivamente lo spogliatoio consi- gliando partenze anche “eccellenti”. In estate, la rifondazione rosanero ad esempio sarebbe dovuta passare da Tzorvas e Cetto, portiere e centrale difensivo ritenuti di esperienza internazionale. Oggi Tzorvas è rimasto solo perchè incedibile sul piano regolamentare e farà il secondo di Viviano (costretto ad andar via, in prestito, è stato Benussi), mentre Cetto, penalizzato anche da una serie di infortuni che ne hanno ritardato l’ambientamento, non ha mai goduto la piena fiducia dei tecnici, che gli hanno preferito prima Migliaccio e poi Mantovani. L’argentino sta per tornare in Francia, al Lille. Altro flop quello di Edgar Alvarez, comprato in fretta e furia per disegnare un 4-4-2 e apparso mai decisivo tanto da essere ormai solo in attesa del trasferimento. Rimane con un ruolo più defilato (ma è giovane e il Palermo continua a credere in lui) Francesco Della Rocca, a sua volta frenato da una borsite e da troppi cambi di ruolo. La crisi richiede sicurezze per cui i giovani stranieri “di prospettiva” su cui da sempre punta Zamparini trovano inevitabilmente pochissimo spazio. E dunque Simon va al Bari e Lores Va-
La squadra che si sta faticosamente rilanciando punta su giocatori esperti che hanno voglia di recuperare credito
rela e Aguirregaray, in cui Mangia aveva mostrato di credere, appaiono sempre più chiusi. Per non dire della scelta di mettere sul mercato giocatori cardine della passata stagione, come Bacinovic e Pinilla. PISANO - E’ nato insomma un altro Palermo, che ora si vuole faticosamente ritagliare uno spazio tutto suo con nuovi equilibri. Il Palermo dei “rilanciati”, come Mantovani, Budan e lo stesso Munoz che fino ad un mese fa erano in lista di partenza e col Genoa sono stati fra i migliori, o come Viviano e Donati vogliosi di riemergere da un periodo sfortunato. Domenica col Novara, Mutti darà fiducia a questo assetto ma chiederà un’immediata conferma per allontanare ancora un po’ le zone a rischio. L’unica novità dovrebbe essere il rientro di Eros Pisano, uno degli acquisti estivi azzeccati che a sua volta mira al “rilancio” dopo un lungo infortunio: « Mi sento pronto ed ora deciderà Mutti - ha affermato ieri il terzino - non mi ritengo indispensabile e Munoz in quel ruolo ha fatto bene anche se io magari ho maggiore propensione offensiva. Ma per me questo è un anno importante, sono all’esordio in A, ho cominciato bene e voglio recuperare il tempo perduto ».