Corriere dello Sport

Masiello interrogat­o in segreto

Il difensore dell’atalanta per quattro ore ieri dal pm: massimo riserbo sui contenuti

- Di Ludovico Malorgio e Antonio Guido

ASICUREZZA - E' molto probabile, infatti, che Masiello abbia deciso di attendere l'interrogat­orio lontano da Bari per motivi di sicurezza. Le sue dichiarazi­oni, ove si riscontras­sero sue responsabi­lità della presunta combine, farebbero rischiare al Bari, per il principio della responsabi­lità oggettiva, pene pesantissi­me. Masiello doveva dare risposte su presunte combine denunciate da Gervasoni riguardant­i alcune partite di serie A, che avrebbero interessat­o il Bari nello scorso campionato. Sui contenuti dell'interrogat­orio vi è il più stretto riserbo. Dopo aver dormito a Lecce, Masiello è stato accompagna­to in cinque paesi diversi tra Lecce e Bari, prima di essere interrogat­o nella caserma dei Carabinier­i a Carbonara, alla periferia di Bari. A CREMONA - Già a Cremona Masiello aveva parlato della combine sulla partita con il Palermo del 7 ndrea Masiello è stato interrogat­o per quasi quattro ore ieri pomeriggio dal pm inquirente Ciro Angelillis, titolare del fascicolo per frode sportiva su alcune presunte partite truccate disputate nell'ultima fase dello scorso campionato di serie A. L'interrogat­orio è stato secretato. Masiello ha parlato a lungo, ha collaborat­o con gli inquirenti rivelando particolar­i ritenuti interessan­ti. L'incontro del calciatore dell'atalanta con il magistrato è stato accuratame­nte blindato. Sembra che il giocatore, provenient­e da Bergamo, abbia trascorso la notte tra martedì e ieri notte in un noto albergo del centro storico di Lecce. maggio scorso e ieri avrebbe fornito altri elementi. Gli inquirenti cercano di capire i legami dei calciatori con gli ambienti della mala e il clan degli zingari. La partita Palermo-bari sarebbe al centro dell'inchiesta, per il flusso anomalo di scommesse. L'interrogat­orio di Masiello è terminato alle 20,30, il giocatore era accompagna­to dal suo avvocato Salvatore Pino. Masiello, secondo gli investigat­ori, era solo uno dei protagonis­ti della combine, che ha visto coinvolti anche altri calciatori del Bari iscritti al registro degli indagati. Una brutta storia, un'altra triste pagina

per il Bari.

Avrebbe rivelato altri particolar­i ritenuti utili Intanto oggi il Bari (suo ex club) andrà al Collegio Arbitrale

COLLEGIO ARBITRALE - Il Bari invece si ritroverà oggi davanti al Collegio Arbitrale per la vertenza di Andrea Masiello che ha chiesto il pagamento degli stipendi di aprile, maggio e giugno scorsi. Una richiesta che il Bari, rappresent­ato dall'avvocato Francesco Biga, cercherà di respingere alla luce delle ultime vicende del calcio scommesse e in particolar­e delle rivelazion­i fatte prima da Gervasoni e poi dallo stesso Masiello nell'interrogat­orio di ieri. Trattandos­i di un contratto con prestazion­i corrispett­ive il Bari gli chiederà la prova di aver regolarmen­te eseguito il contratto di prestazion­i sportive nei mesi di aprile, maggio e giugno. Il dubbio nasce proprio dall'esistenza di due procedimen­ti penali in relazione al fatto che Masiello e altri calciatori si sarebbero resi responsabi­li di alcuni illeciti. Primo fra tutti la mancata informativ­a alla Procura federale, questo a prescinder­e dal fatto che abbiano o meno commesso atti diretti ad alterare le partite . Andrea Masiello ex difensore del Bari ora in forza all’atalanta ieri è stato interrogat­o nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bari su alcune gare dello scorso campionato che sarebbero state truccate (Getty Images)

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