«Triestina fallita, ma si può ancora salvare»
TRIESTE. Sono bastati meno di venti minuti al presidente del tribunale civile di Trieste, Giovanni Sansone, per mettere in luce l'ennesimo bluff di un possibile risanamento dei conti societari da parte del proprietario della Triestina Sergio Aletti, un aumento di capitale per 2,1 milioni di euro annunciato nella precedente udienza di 15 giorni fa, ed accogliere così la richiesta di fallimento presentata dalla procura della Repubblica della città giuliana.
Un esito scontato, che accresce il mistero sul perché Aletti abbia comprato la società rosso alabardata non disponendo evidentemente di una solidità economica adeguata alla fattispecie, ma anche perché la stessa società sportiva sia stata venduta dal precedente proprietario Fantinel allo stesso Aletti visto che come dichiarato proprio da Fantinel dalla vendita non ha ancora ricavato nemmeno un euro. Fatto sta che dallo scorso agosto sino a og- gi, tra i debiti accumulati dalla passata gestione e quelli dell'attuale i conti in rosso per la Triestina sono saliti ad oltre sei milioni di euro. E ORA? - All'uscita del tribunale Sergio Aletti, scortato dalla polizia e contestato da alcuni tifosi, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Ma cosa succederà adesso? A spiegarlo lo stesso giudice Sansone: «E’ stato dichiarato il fallimento della Triestina, ma è stato anche disposto l'esercizio provvisorio per la società. Questo fatto salva il titolo sportivo. La gestione provvisoria ora è nelle mani del curatore fallimentare Giovanni Turazza - prosegue il giudice Sansone - che gestirà quindi la società. Con la disposizione dell'esercizio provvisorio abbiamo voluto innanzitutto evitare la dispersione del titolo sportivo e dei cartellini dei calciatori e far prose-
L’esercizio provvisorio tutela il titolo sportivo «La gestione è affidata a Giovanni Turazza L’attività prosegue»
guire l'attività, convinti di poter trovare una società in grado di prendere in locazione la Triestina. E' stato proprio inserito nel provvedimento che soggetti possano farsi avanti e prendere in mano le sorti della Triestina. C'è ancora tempo».
Intanto il curatore fallimentare Turazza, che già in precedenza aveva svolto un compito simile con la Pallacanestro Trieste, ha iniziato a lavorare presso la sede della società. Un compito non facile il suo soprattutto per quanto riguarda la conferma dei giocatori attualmente a disposizione del tecnico Galderisi. Salvare la stagione sportiva e quindi il titolo sportivo sperando nel contempo in qualche acquirente è il suo obiettivo. A sperarlo, con lui, un'intera città che mentre si appresta a festeggiare con una grande mostra a maggio Nereo Rocco a cent'anni dalla nascita non vorrebbe invece a giugno veder sparire proprio la Triestina del "paron" dal panorama calcistico nazionale.
Il giudice chiarisce: «C’è altro tempo per farsi avanti e prendere in mano le sorti del club e della squadra»