I Fab Four suonano tutti
MELBOURNE - Eccoli, i “Fab Four”, alla resa dei conti degli Australian Open. Alla peggio, hanno perso per strada un set. Anzi, solo tre dei quattro, e cioé Novak Djokovic (negli ottavi contro Lleyton Hewitt), Rafa Nadal (nei quarti contro Tomas Berdych) e Andy Murray (al 1° turno contro Ryan Harrison). Perché invece Roger Federer, trent’anni e non dimostrarli, è filato veloce come un treno, anzi come il treno che in Svizzera porta il suo nome, passando a rullo anche su Juan Martin Del Potro. E peraltro arriva alle semifinali con una partita in meno nelle gambe, avendo saltato il 2° turno per il forfait di Andreas Beck.
Tutti e quattro insieme appassionatamente, quindi, per la gioia del pubblico di Melbourne. Così come era accaduto proprio nell’ultimo Slam del 2011: agli US Open vinse Djokovic in quattro set su Nadal, dopo che nelle semifinali avevano rispettivamente battuto Federer e Murray.
Stavolta le semifinali avranno uno speciale motivo di interesse in più, rispetto al passato. Infatti Nadal e Federer (17-9 per lo spagnolo nei precedenti, 5-4 sul cemento) si trovano nella stessa parte di tabellone in uno Slam dopo quasi sette anni, ovvero dalla semifinale del Roland Garros 2005. Rafa e Roger si affronteranno per primi alle 9.30 italiane di stamane, domani al- la stessa ora toccherà agli altri due, con Djokovic che guida 6-4 nei precedenti con Murray (ma sono in parità sul cemento: 4-4).
I favoriti non si discutono, lo dicono anche le Una curiosa espressione di Novak Djokovic, 24 anni, durante un cambio campo quote: 1,57 per Federer contro 2,20 per Nadal, 1,40 per Djokovic contro 2,65 per Murray. Il serbo, saldo al numero 1, ha già preparato il divano: «Mi piazzo lì e mi godrò la partita tra Roger e Rafa: sono tra i 4-5 giocatori più forti di sempre» . E la sfida con Murray? «Dovrò fare meglio dell’anno scorso (quando però lo batté in finale in tre set...; ndr). E’ più motivato e insegue ancora il primo Slam» .