Nuove Pirelli, la Ferrari ringrazia
Gomme più morbide e veloci. Ma Tronchetti Provera precisa: «Le hanno chieste tutti»
ABU DHABI - Le hanno presentate in una sorta di happening tra grattacieli e autostrade nel deserto, modelle e prove di guida, balletti e discorsi sul calcio, ma sempre di gomme si tratta. Le Pirelli erano partite nel più disastroso scetticismo e sono arrivate tra gli applausi. Dicono che grazie al comportamento delle gomme, al caos organizzato di consumo e distanza di prestazioni tra i vari tipi, le corse siano diventate più divertenti. E’ anche vero. Però la ditta italiana adesso sta cercando di ridurre al massimo il caos e di incrementare l’organizzazione.
Hanno preso gli pneumatici del 2011, li hanno squadrati un po’ per diminuire l’usura e aumentare l’impronta a terra, quindi l’aderenza. Hanno eliminato la vecchia gomma dura sostituendola di fatto con quella che era la media. A stringere: nel prossimo Mondiale non si dovrebbe mai salire oltre le tre soste per gara, con prevalenza di due, e la differenza nei tempi sul giro tra i due tipi di mescole disponibili a ogni gran premio scenderà presumibilmente a sei-otto decimi: lo scorso anno era tra 1”2 e 1”8. CALCOLI - A spaventare i piloti e i tecnici era stata l’irregolarità del degrado. Vedevi macchine girare che era un piacere e di colpo crollare. Le gomme di quest’anno sono in generale più morbide, quindi più veloci, e con una curva di consumo meno irregolare. Questo dicono i calcoli e i primi test. Vedremo che cosa ne penseranno gli Alonso e i Vettel quando dal 7 febbraio potranno prendere visione e uso degli ultimi modelli, soprattutto il più robusto che ancora non è stato sperimentato se non dal collaudatore Lucas Di Grassi.
Ha detto il presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera: «Dalla Formula 1 ci aspettavamo molto ed è arrivato di più. E’ stata un’esperienza importante per la ricerca e fruttuosa per il marchio» . Gira e rigira è questo che la Formula 1 produce copiosamente, pubblicità. Quindi, una volta constatato che la macchina sta insieme e viaggia, è il momento giusto per riportare in vita un marchio celeberrimo, il Cinturato, con il quale la Pirelli gareggiava negli anni cinquanta. Il nome Cinturato designerà le gomme da pioggia. Sono pronti anche gli pneumatici speciali da qualificazione, ipermorbidi, che per ora non potranno essere utilizzati. Servirebbe un cambiamento regolamentare, ricorda Tronchetti provera, «e quello non spetta a noi bensì ai team e a Ecclestone» . E alla Fia, per essere rigorosi.
La Pirelli si è trovata bene al suo primo anno di fornitura, insomma, e le squadre anche. «I team ci hanno chiesto di mantenere le caratteristiche del prodotto e così abbiamo fatto - ha continuato Tronchetti Provera - Cercando nel contempo di limare i difetti. Tutto per contribuire alla spettacolarità delle gare» . Hanno scritto un apposito software, il Racing Tyre System, che registra le caratteristiche di ogni sin- Modelle attraenti e Vitaly Petrov (candidato al ruolo di collaudatore), 27 anni, per lanciare le gomme del 2012. Nell’immagine piccola Marco Tronchetti Provera, 63, numero uno della Pirelli (Lapresse)