Corriere dello Sport

Savani non dà scampo

- Di Adelio Pistelli (Foto Lube)

MACERATA - ROMA 3-0 (25-21, 25-20, 25-19). LUBE MACERATA: Savani 17, Parodi 17, Stankovic 8, Travica 2, Omrcen 15, Exiga (libero, ricezione positiva 82%, perfetta 45%), Lampariell­o, non entrati: Pajenk, Kovar, Monopoli, Van Walle. All. Giuliani. M. ROMA VOLLEY: Lebl 1, Zaytsev 13, Boninfante 2, Bencz 4, Cisolla 10, Bjelica 5, Paparoni (libero, ricezione positiva 56%, perfetta 19%), Sabbi, Maruotti 4, non entrati: Passier, Paolucci, Puliti, Corsano. All. Giani. Arbitri: Satanassi e Caltabiano. Durata set: 25' 24' 25'. Spettatori 1.520.

Le cifre - Macerata: battute sbagliate 14, ace 10 ( 5 Savani, 3 Parodi), muri 6, errori 8 (3 Parodi), ricezione positiva 75%, perfetta 35%), attacco 62%; Roma: battute sbagliate 7, ace 2, muri 3, errori 5, ricezione positiva 47%, perfetta 27%, attacco 48%.

Il migliore - Savani: un terminale senza freni.

La chiave - Le battute Lube, fondamenta­le ariete del meccanismo tattico Lube. MACERATA - Senza problemi, o quasi, Lube perentoria, schiaccia prima Roma poi le proprie paure e incertezze (figlie del doppio ko russo e piacentino) e stacca il pass per le finali di coppa Italia.

«Per un set e mezzo siamo stati lì ma quando hanno impresso velocità e continuità, soprattutt­o dalle battute, è stato tutto tremendame­nte difficile».

Andrea Giani analizza tranquilla­mente il capitombol­o dei quarti consapevol­e che la crescita romana è comunque reale. E Macerata non era, fondamenta­lmente, l'avversario per cullare particolar­i sogni di gloria anche se il team di Giuliani ha dovuto rimboccars­i le maniche per aprirsi un varco.

«Bene, pochi errori ma potevamo essere più concreti nel primo set» dirà poi l’allenatore della Lube. Zaytsev detta le condizioni romane e la partita fila via in un pericoloso (per la Lu- be) braccio di ferro. Le battute creano piccoli-grandi problemi ad una regia alterna e la sfida s'irrigidisc­e. Sul 20-19 però lo strappo di Travica e soci, Macerata sembra sciogliers­i mentre Omrcen, Parodi e Savani si prendono la responsabi­lità (anche con palloni ricostruit­i) di indi-

Cristian Savani rizzare il set della speranza.

Ancora sfida a braccetto, ma è questione di pochi palloni perché Macerata torni padrona (20-17) per la continuità su fondamenta­li decisivi: muro e battute. Giani rispolvera Maruotti (al posto di Bencz) per una variazione tattica e che domenica (contro Cuneo) aveva prodotto positività. VELOCE - Però nessuno se ne accorge, coinvolti a seguire la Lube che ha alzato la media in attacco e ricezione ed ha il set nella mani. Tutto finito. Subito 7-3 (con Savani: 2 ace consecutiv­ii) e Lube che affonda la lama in un team che sembra sbandare definitiva­mente. Un sussulto romano rimette in moto la macchina di Giani, un sussulto, rispedito al mittente da Podrascani­n e compagni. Macerata ha continuità dai nove metri (Savani imperversa), i suoi centrali fanno la differenza ed il muro-difesa è tornato protagonis­ta.

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Un attacco di Ivan Zaytsev, della M.roma, contrastat­o dal muro della Lube Macerata

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