JUVENTUS MILAN (and. 2-1) ore 20.45
CARNAGO - Giallo-ibra. Questa sera dovrebbe essere in campo contro la Juventus, ma ieri pomeriggio si è avuta l’impressione che potesse partire dalla panchina. Allegri, infatti, aveva provato inizialmente nella rifinitura prima della partenza per Torino la coppia El Shaarawy-maxi Lopez. Ibrahimovic era subentrato in un secondo tempo in coppia con Inzaghi. Complici anche il mal di gola e il raffreddore rimediati sabato scorso a Parma e un eccesso di prudenza considerato il momento cruciale della stagione, Allegri aveva pensato di concedere allo svedese un turno di parziale riposo facendolo partire dalla panchina. «DECIDO IO» - In realtà Ibra ha voluto imporre, come sua abitudine, la propria volontà. Nel caso specifico quella di voler battere la Juventus nell’ultima sfida diretta della stagione. Dopo che nelle precedenti 3 il Milan aveva collezionato 2 sconfitte (nelle due gare di andata di campionato e Coppa Italia) e un contestatissimo pareggio, l’11 di San Siro con il gol «non visto» di Muntari. Allegri aveva pensato in maniera diversa perché in questi casi la prudenza non è mai troppa, Ibra andrebbe anche tutelato e preservato. Considerato il fatto che sabato a San Siro ci sarà la Roma e 24 ore dopo l’inter cercherà di rialzarsi affrontando la Juventus in una sfida che non dovrebbe avere un pronostico così scontato. Ma soprattutto fra due mercoledì si rinnoverà un’altra super-sfida, quella contro il Barcellona, che, se coronata da un risultato importante ribadito anche al «Camp Nou», potrebbe addirittura spalancare le porte della finale di Champions League. Scudetto e Champions svanirebbero in maniera quasi inesorabile se venisse a mancare, in un momento cruciale e decisivo come questo, un campione del calibro dello svedese. Che stasera dovrebbe avere a fianco El Shaarawy.
Il tecnico ha ragionato invece nell’ottica dei prossimi impegni con Roma e, soprattutto, Barça in Champions