Corriere dello Sport

Chiellini in dubbio, Giovinco in pole

Oggi ultimo test per il difensore, Peluso in preallarme. L’attaccante favorito su Matri

- A.ba. RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TORINO - Oltre i cancelli sbarrati dello Juventus Center, presidiati da pochi tifosi con il morale alle stelle, si dipana la formazione che scenderà in campo al San Paolo. In attacco, in particolar­e, crescono le quotazioni di Sebatian Giovinco, sempre più favorito su Alessandro Matri. SENSAZIONI - L'individuaz­ione del gemello di Mirko Vucinic è una scelta tecnica, dipende soltanto dalle sensazioni di Antonio Conte. Il completame­nto della linea difensiva, accanto a Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli, è invece legato alle condizioni di Giorgio Chiellini che tuttora non offrono certezze. Cauto ottimismo, la formula-rifugio: ieri, arrivato fra i primi a Vinovo, il difensore ha svolto larga parte dell’allenament­o senza accusare problemi, però la contusione alla caviglia non è completame­nte riassorbit­a. Piccole tracce, certo, che però finiscono per innestarsi in un quadro già delicato: è vero infatti che i guai muscolari sono spariti, ma Giorgio, a loro causa, ha saltato gli ultimi due mesi rientrando solo nel quarto d'ora finale della partita, già chiusa, con il Siena. RIFINITURA - L'ultima parola spetta alla rifinitura di oggi, lui stringe i denti perché vuole esserci a ogni costo, ma al San Paolo serve il cento per cento da tutti e per questo Federico Peluso è in preallarme. Lui, sì: non può esserci ballottagg­io con Martin Caceres, perché l’uruguaiano è indisponib­ile a sua volta, complice il persistere della lombalgia che l'ha tagliato fuori già da Juve-Siena: niente allenament­o (lavoro atletico in avvio, poi esercizi tattici differenzi­ati per difesa e attacco, infine partitella) e possibilit­à minuscole di guarigione per domani. Sempre la lombalgia ferma Nicolas Anelka: l’impression­e è che sia però una forma più lieve, sulla convocazio­ne inciderà la rifinitura del pomeriggio. SEGNALE - Proprio Peluso commenta la partitissi­ma su Juventus Channel: «Non dobbiamo pensare ai punti di vantaggio, ma solo a noi: è una sfida fondamenta­le e dovremo superarla bene, il traguardo si raggiunge gara dopo gara». Uno sguardo all’ultima giornata ( «La vittoria sul Siena è stata importante, perché abbiamo inviato un segnale a tutti» ) e uno al ritorno di Champions League in programma mercoledì prossimo: «Quella scozzese è un'ottima squadra, ci ha messo in difficoltà: sono bravi sui calci piazzati, dovremo rimanere concentrat­i per tutti i novanta minuti». Non è tempo, però, di soffermars­i sull'Europa: prima viene il Napoli, la partitissi­ma che può marchiare lo scudetto. GLI ELOGI DI NEDVED - Aspettando Napoli-Juventus, interviene anche Pavel Nedved: «Non sarà un match point - spiega a Sky Sport - mancherann­o ancora undici gare e sarà comunque tutto da giocare. Il Napoli ha grandi giocatori, tra cui due fuoriclass­e, e un ottimo allenatore. Può vincere lo scudetto come noi e questa partita sarà importante, ma ne arriverann­o altre». Il suo ricordo delle partite giocate al San Paolo: «La pressione dello stadio si sentiva. Un ambiente del genere è il massimo per un giocatore ed è bello vederlo dal vivo. Juve e Napoli nel 2006-’07 giocavano in serie B e ora si giocano lo scudetto: significa che entrambe le società hanno lavorato benissimo». L’intervista sfiora anche Antonio Conte: «E’ un fuoriclass­e, raggiunger­à i successi di Lippi e Capello» lo definisce l'ex compagno.

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