Cavanda ancora fuori ma Petkovic spera di poterlo utilizzare
ROMA - Se serve va preso in considerazione, filtrava questa linea martedì da Formello. Luis Cavanda non è stato preso in considerazione ieri pomeriggio, ha continuato ad allenarsi con i fuori rosa. L’evoluzione della vicenda si valuterà nei prossimi giorni. Certo, il segnale appare chiaro, ma vogliamo sperare che la posizione fatta trapelare dalla Lazio non sia stata solo pro forma. La volontà di Petkovic, alla luce degli impegni multipli, potrebbe rivelarsi determinante. L’allenatore vuole Cavanda, questo appare certo. Il tecnico, lunedì sera, non aveva chiuso il capitolo Cavanda: «Valuteremo, vedremo...» , disse. La società, senza rinunciare alla sua filosofia, potrebbe andare incontro alle esigenze dell’allenatore. L’utilità di Cavanda esiste, il belga può servire in campionato e in Europa (è in lista Uefa), è una considerazione numerica (se non vogliamo definirla tecnica...) innegabile. Konko rimarrà fuori almeno sei settimane, Stankevicius, infortunato storico, è inutilizzabile. A destra è rimasto solo Pereirinha a meno che non si decida di adattare Lulic (serve come cursore alto, Mauri è out) o Biava nel ruolo di terzino. E’ stato ipotizzato il ricorso alla difesa a tre, è un modulo che di recente non ha dato garanzie. LO SCENARIO - La Lazio in questi anni non ha concesso sconti, ha assunto una posizione frontista in materia di rinnovi contrattuali. La società non vuole farsi condizionare da un infortunio, nelle ultime tre stagioni ha ottenuto risultati sposando la linea dura. E’ pur vero che Petkovic, dopo aver perso Brocchi, Klose, Mauri e Konko, ha dovuto rinunciare anche a Cavanda in breve tempo. E non va dimenticata la cessione di Scaloni. Vlado s’è ritrovato con un esterno in meno, una pedina che nella prima parte della stagione è stata utilizzata 24 volte. E’ una grossa responsabilità estromettere un giocatore così presente. In attesa degli eventi c’è da pensare all’anticipo col Milan, al modo in cui dovrà essere arginato El Shaarawy.