Carew, non se ne fa niente
Il giocatore: «Non sono pronto, non voglio rubare lo stipendio»
APPIANO GENTILE - Niente matrimonio. John Carew non firmerà un contratto di 4 mesi per l’Inter e non rimarrà neppure in prova per una decina di giorni. Dopo la seconda parte delle visite mediche di ieri, il norvegese e i dirigenti nerazzurri hanno constatato che non esistevano i presupposti per iniziare un rapporto. L’ex West Ham è stato molto onesto: «Non voglio venir qui a rubare lo stipendio, non l’ho mai fatto in carriera. Non posso essere pronto in due settimane» il senso del suo discorso. L’Inter ha apprezzato il comportamento molto professionale del centravanti. Adesso i dirigenti hanno due possibilità: cercare di convincere Van Nistelrooy, che però si è ritirato (è un classe 1976...) e non tornerebbe a giocare se non con un contratto fino al giugno 2014, o restare con questa rosa fino al termine della stagione. Due prospettive non certo allettanti e fi- glie degli errori commessi in estate e in inverno sul mercato, valutazioni che rischiano di costare i 30 milioni che la prossima Champions League garantirebbe. CIAO JOHN - Ieri Carew alla Pinetina non si è visto. Sarebbe dovuto arrivare intorno alle 13 per conoscere i compagni e invece niente da fare. A quel punto era chiaro che il matrimonio stesse per saltare. Il giocatore è rimasto nell’hotel in zona San Siro fino nel pomeriggio quando è stata ufficializzata la decisione attraverso un comunicato pubblicato sul sito nerazzurro: «F.C. Internazionale desidera ringraziare l'attaccante norvegese John Carew per la grande disponibilità e professionalità dimostrata. Le sue attuali condizioni atletiche, però, lo costringerebbero a un periodo di lavoro specifico e individuale mediolungo non compatibile con le esigenze del club» . Parlando con giornalisti norvegesi prima di imbarcarsi per Londra l’ex Roma ha spiegato: «E’ stato bello che l’Inter abbia pensato a me, ma loro pensavano che potessi essere pronto prima. Non c’è motivo per restare perché potrei giocare solo le ultime 4-5 partite di campionato. Abbiamo preso la decisione insieme» . Sulle visite mediche, che avrebbero riscontrato tra l’altro problemi ad entrambi i menischi mediali, Carew ha ammesso: «Dopo tanti anni nel calcio ogni atleta ha qualcosa che non va qua e là nel suo corpo, ma niente che mi avrebbe impedito di gioca- re. Il problema è che non sono in forma. Voglio fare ancora il calciatore e non è detto che la mia carriera sia finita». CHE TENSIONE - Il problema è che la vicenda Carew potrebbe lasciare degli strascichi e che il clima ad Appiano Gentile ieri non era sereno. Il dt Branca e il dottor Combi si sono confrontati sulla gestione della vicenda sulla quale hanno immediatamente capito di avere punti di vista divergenti. Perché, al di là di qualche acciaccio (superabile?) evidenziato dagli esami di martedì, il norvegese avrebbe dovuto restare comunque in prova. Era stato ribadito anche martedì notte all’intermediario Carboni e allo stesso attaccante. E invece sulla scelta ha pesato una condizione fisica non ottimale... Adesso resta solo l’ipotesi Van Nistelrooy: calcio o fantacalcio? E' probabile che non ci siano innesti. OBIETTIVO DRAXLER - Chiusura con il mercato: voci di un interessamento dell’Inter per il centrale Galeano dell’Independiente di Avellaneda, mentre sulla Bild il ds dello Schalke, Horst Heldt, ha rilanciato il corteggiamento nerazzurro a Julian Draxler, esterno offensivo diciannovenne che può giocare a destra e a sinistra e che costa 14-16 milioni. «Oltre che Inter, piace anche Chelsea e al Manchester United» ha detto.