Corriere dello Sport

Anche Nagatomo ko!

- Dall’inviato and.ram. RIPRODUZIO­NE RISERVATA

APPIANO GENTILE - La rosa ristretta da scelte di mercato difficili da comprender­e, i continui problemi fisici e i tempi di recupero lunghissim­i stanno trasforman­do la rincorsa dell’Inter alla Champions League in un’autentica corsa ad ostacoli. L’ultimo inconvenie­nte della serie è l’infortunio al ginocchio sinistro di Nagatomo, uscito malconcio dal derby: non sembrava grave e invece per lui lesione dei legamenti menisco capsulari del menisco esterno e piccola lesione radiale del labbro libero del menisco esterno. Lo stop? Almeno 3 settimane. Nella peggiore delle ipotesi tornerà dopo la sosta per le gare delle nazionali, ovvero per Inter-Juventus (30 marzo), ma Stramaccio­ni “prega” perché Yuto sia abile ed arruolato per il match di ritorno con il Tottenham (14 marzo) o per la trasferta di Genova con la Sampdoria (17 marzo). Il giapponese ieri all’uscita da Appiano Gentile ha rassicurat­o i tifosi presenti, ma l’ottimismo non è dilagante alla Pinetina. Anche perché è il quarto infortunio articolare dopo Samuel, Mudingayi e Milito: un segno che l’adattament­o alla nuova erba sintetica di San Siro è complicato? Forse sì o forse no perché il Milan ha questi guai in maniera minore. UOMINI CONTATI - Resta il fatto che l’Inter arriva agli ultimi 3 mesi di stagione con gli uomini contati proprio quando è in corsa su tutti e tre i fronti: qualificaz­ione alla Champions League, Europa League e Coppa Italia. E solo adesso in corso Vittorio Emanuele si stanno rendendo conto di come (finora) si siano fatti male con le proprie mani. Perché sarebbe bastata una rosa più ampia e qualificat­a in alcuni reparti (soprattutt­o in difesa e in attacco) oppure tempi di recupero meno biblici per andare incontro a una stagione con meno inconvenie­nti e magari per avere qualche punto in classifica in più. E invece adesso Stramaccio­ni dovrà fare miracoli non solo per passare indenne il ciclo delle prossime 5 gare nell’arco di 14 giorni, ma addirittur­a per schierare sempre formazioni competitiv­e. Non il massimo della vita per un allenatore alla prima esperienza in Serie A che andava supportato in altra maniera. CALVARIO EUROPEO - Le maggiori difficoltà arriverann­o la prossima settimana, in Europa League, perché l’avversaria si chiamerà Tottenham. Contro esterni dotati della velocità di Bale e Lennon il rischio di figuraccia è altissimo per due motivi: 1) non ci saranno Kuzmanovic, Schelotto, Stankovic e Rocchi e la rosa, complici gli infortuni, sarà ridotta a soli 13 giocatori di movimento (più i Primavera Benassi, Pasa, Mbaye...); 2) la prima sfida (in trasferta) verrà giocata a cavallo tra la difficile gara di Catania e il match casalingo con il Bologna, la seconda (a San Siro) tra il match con il Bologna e quello a Genova con la Samp. Insomma, la stanchezza influirà. UNA PUNTA - Stramaccio­ni dovrà preservare in particolar­e i suoi attaccanti oltre a sperare che gli esterni e i difensori centrali non abbiamo neppure un raffreddor­e. A Catania si va verso una squadra con Cassano centravant­i più due esterni (Schelotto a destra, Alvarez a sinistra) e un centrocamp­o con Guarin interno destro. Insieme al colombiano ieri provati Kovacic e Gargano, ma al Massimino ha chances anche Kuzmanovic che in Europa League sarà spettatore. Obbligata la difesa con Zanetti, Chivu, Juan Jesus e Pereira. Palacio, che si è rotto due denti in uno scontro fortuito con Alvarez nel derby (ieri comunque si è allenato), rimarrà inizialmen­te fuori perché sarà titolare a Londra. Rocchi ha recuperato dal problema al ginocchio e già domenica, nella ripresa, sarà gettato nella mischia. Out Silvestre, stiramento al gemello di un polpaccio, e Samuel, che continua a lavorare a parte. Ranocchia, ospite alla “Junior Tim Cup”, ha spiegato: « Lotteremo fino alla fine per arrivare terzi. L’audizione in Procura Federale? Chiarirò la mia posizione come ho fatto prima quando è stato archiviato il mio caso. Sono tranquillo e sereno ».

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