Cagliari aspetta Cellino
Il patron potrebbe essere scarcerato dopo due settimane
CAGLIARI - Giornata di attesa e speranza per il presidente del Cagliari Massimo Cellino che oggi confida di ricevere buone notizie dal Tribunale del riesame, chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dai legali del patron rossoblù contro il diniego opposto alla richiesta di scarcerazione presentata la settimana scorsa. L'interrogatorio dell'imprenditore Grussu, uno dei primi a finire nella rete degli investigatori, sembra sbilanciare il quadro delle responsabilità più sull'amministrazione comunale, ma resta da capire in questo contesto quali siano le responsabilità del massimo dirigente del Cagliari, per il quale permane il regime della carcerazione preventiva. Il gip la settimana scorsa aveva bocciato la richiesta di scarcerazione, ma ora, dopo aver analizzato tutte le carte processuali e alla luce dei nuovi elementi raccolti, nel corso del riesame potrebbe esserci qualche notizia positiva. LA DETENZIONE - Sarebbe la prima da quando Massimo Cellino è stato arrestato il 14 febbraio scorso, con le accuse di tentato peculato e falso ideologico. Dopo due settimane esatte trascorse in una cella del carcere cagliaritano di Buoncammino, il presidente del Cagliari auspica che la vicenda giudiziaria possa assumere una piega diversa. Dopo aver risposto a tutte le domande degli inquirenti, Cellino pensava di aver ottemperato a tut- ti i suoi obblighi e sperava che non esistessero più le esigenze cautelari che lo hanno portato in carcere.
Il rischio che il presidente cagliaritano inquinasse le prove aveva convinto il gip a negare la libertà, ma ad una settimana di distanza la situazione potrebbe essere cambiata. Difficile capire come andrà a finire anche perché sull'indagine vige il più stretto riserbo da parte degli investigatori che stanno proseguendo con la loro attività per arrivare a provare le accuse mosse non solo a Massimo Cellino ma anche agli altri due arrestati eccellenti, il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini e il suo Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu. Entrambi, insieme a Cellino, si trovano ancora nella casa circondariale di Buoncammino e aspettano gli esiti del Tribunale del Riesame che si pronuncerà per tutti e tre.
Il primo cittadino di Quartu Sant'Elena sperava di ottenere novità positive già da ieri, considerato che, dopo il malore che lo aveva colto al momento dell'arresto e i giorni trascorsi in terapia intensiva all'ospedale Brotzu di Cagliari, il suo collegio di difesa aveva sollevato l'incompatibilità del regime carcerario con le condizioni di salute del Sindaco. Eccezione respinta dai magistrati che, dopo una perizia medica, hanno confermato la misura cautelare ritenendola compatibile con l'attuale quadro clinico di Contini.