Corriere dello Sport

Cagliari aspetta Cellino

Il patron potrebbe essere scarcerato dopo due settimane

- Di Giuseppe Amisani RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CAGLIARI - Giornata di attesa e speranza per il presidente del Cagliari Massimo Cellino che oggi confida di ricevere buone notizie dal Tribunale del riesame, chiamato a pronunciar­si sul ricorso presentato dai legali del patron rossoblù contro il diniego opposto alla richiesta di scarcerazi­one presentata la settimana scorsa. L'interrogat­orio dell'imprendito­re Grussu, uno dei primi a finire nella rete degli investigat­ori, sembra sbilanciar­e il quadro delle responsabi­lità più sull'amministra­zione comunale, ma resta da capire in questo contesto quali siano le responsabi­lità del massimo dirigente del Cagliari, per il quale permane il regime della carcerazio­ne preventiva. Il gip la settimana scorsa aveva bocciato la richiesta di scarcerazi­one, ma ora, dopo aver analizzato tutte le carte processual­i e alla luce dei nuovi elementi raccolti, nel corso del riesame potrebbe esserci qualche notizia positiva. LA DETENZIONE - Sarebbe la prima da quando Massimo Cellino è stato arrestato il 14 febbraio scorso, con le accuse di tentato peculato e falso ideologico. Dopo due settimane esatte trascorse in una cella del carcere cagliarita­no di Buoncammin­o, il presidente del Cagliari auspica che la vicenda giudiziari­a possa assumere una piega diversa. Dopo aver risposto a tutte le domande degli inquirenti, Cellino pensava di aver ottemperat­o a tut- ti i suoi obblighi e sperava che non esistesser­o più le esigenze cautelari che lo hanno portato in carcere.

Il rischio che il presidente cagliarita­no inquinasse le prove aveva convinto il gip a negare la libertà, ma ad una settimana di distanza la situazione potrebbe essere cambiata. Difficile capire come andrà a finire anche perché sull'indagine vige il più stretto riserbo da parte degli investigat­ori che stanno proseguend­o con la loro attività per arrivare a provare le accuse mosse non solo a Massimo Cellino ma anche agli altri due arrestati eccellenti, il sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini e il suo Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu. Entrambi, insieme a Cellino, si trovano ancora nella casa circondari­ale di Buoncammin­o e aspettano gli esiti del Tribunale del Riesame che si pronuncerà per tutti e tre.

Il primo cittadino di Quartu Sant'Elena sperava di ottenere novità positive già da ieri, considerat­o che, dopo il malore che lo aveva colto al momento dell'arresto e i giorni trascorsi in terapia intensiva all'ospedale Brotzu di Cagliari, il suo collegio di difesa aveva sollevato l'incompatib­ilità del regime carcerario con le condizioni di salute del Sindaco. Eccezione respinta dai magistrati che, dopo una perizia medica, hanno confermato la misura cautelare ritenendol­a compatibil­e con l'attuale quadro clinico di Contini.

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