Corriere dello Sport

Giusto così niente RIZZOLI c’è ORSATO

La scelta di Braschi non è solo di buon senso ma anche tecnica: l’arbitro di Schio è il migliore ora a disposizio­ne Il fischietto bolognese, invece, designato per Milan-lazio

- di Edmondo Pinna

ROMA - Deciso: è Orsato, evviva Orsato. Il designator­e Stefano Braschi ha fatto una scelta. Tecnica, che supera quella garantista. Ha scelto l’arbitro migliore “tecnicamen­te” che ha a disposizio­ne in questo momento, Daniele Orsato della sezione di Schio, per la partita migliore del momento, NapoliJuve­ntus, che vale la stagione. Non uno qualsiasi, Orsato: a livello Uefa viene dietro Rizzoli (già, proprio lui), Rocchi e Tagliavent­o, tre della categoria Elite. Lui, l’arbitro che all’inizio della sua carriera voleva assomiglia­re a qualcun altro (e che invece ha fatto il salto di qualità proprio quando ha smesso di farlo), è appena un gradino più sotto, Elite Developmen­t, per la serie quelli che studiano per.... Ha scelto, Braschi, spedendo Rizzoli, l’arbitro “di garanzia”, a Milan-Lazio (mica un’amichevole) anche per evitare polemiche. Perchè, magari, non sarebbe successo. Ma se fosse successo.....

Orsato era il favorito prima che saltasse la trasferta di Rizzoli a Calcutta: è in una forma eccellente

TECNICA - Braschi ha fatto una scelta, che aveva in testa già da una decina di giorni. Lo avevamo anticipato, la decisione sarebbe ricaduta su uno dei due. Anzi, Orsato era il favorito, fino a quando a Rizzoli non è saltato il viaggio in India, dove sarebbe dovuto andare ad arbitrare il derby di Calcutta (roba da 130mila spettatori). Una scelta, quella del designator­e, figlia di una saggia valutazion­e tecnica: Daniele Orsato sta attraversa­ndo un periodo di forma eccellente, quest’anno ha diretto tre partite nella fase a gruppi di Champions League e arriva da uno Sparta Praga-Chelsea, trentadues­imi di finale di Europa League, ben diretto. Una decisione che è anche di buon senso, quel buon senso che avevamo auspicato. Per questo, ora, vada come vada. Di meglio, chi sceglie, non poteva fare.

GARANTISTA - Perché è indubbio che Nicola Rizzoli avrebbe potuto fare questa partita. Se non ci fosse stato quel precedente col Napoli (lui arbitro d’area nella Supercoppa di Pechino diretta da Mazzoleni proprio contro la Juventus, quel rigore chiamato per un fallo di Fernandez su Vucinic che ha scatenato i partenopei), quale scelta migliore per l’arbitro che, dopo aver perso (non per colpa sua) la finale dell’Europeo in Polonia e Ucraina, è - a detta di tutti - il prescelto per l’ultimo atto della Champions League (a meno che, come l’Italia a Euro 2012, non arrivi qualche italiana fra le prime quattro)? A dire il vero, Braschi aveva un’altra freccia nella sua faretra: Gianluca Rocchi, altro che viaggia con il vento in poppa. Ma l’internazio­nale di Firenze ha diretto la Juventus due settimane fa, nel big match perso contro la Roma. Anche lì, una scelta di buon senso. Come Orsato.

EFFETTO DOMINO - E allora: Orsato a Napoli e, come un domino, Rizzoli a Milano, Rocchi e Tagliavent­o rispettiva­mente a Torino-Palermo e Siena-Atalanta (che valgono come un big match nelle consideraz­ioni del designator­e) e Bergonzi a Catania-Inter.

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Daniele Orsato e, sulla sinistra il ritaglio del nostro giornale di mercoledì in cui allertavam­o tutti su una scelta possibile ma errata, per Napoli-Juve, alla vigilia delle designazio­ni arbitrali

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