Corriere dello Sport

Hamsik, la Juve nel mirino

E’ il suo bersaglio preferito: 6 gol, 2 assist e non vuole fermarsi qui

- di Rino Cesarano

Cinque anni fa firmò la prima rete contro i bianconeri. Decisivo in Coppa Italia e nel famoso 3-2 a Torino

NAPOLI - «Noi dovremmo preoccupar­ci di Pirlo e non solo di lui. Ma anche noi abbiamo Hamsik: chi si preoccupa di lui?» .

Mazzarri l’ha buttata lì durante la conferenza stampa. Con un filo di sottile ironia. Ma anche con una forte convinzion­e interiore. Come a dire: se lo slovacco è ispirato, altro che gabbia, ci vorranno le catene per fermarlo. E neanche a farlo apposta, la Juve è la squadra a cui Marek Hamsik ha realizzato più gol da quando gioca nel Napoli: ben sei, oltre a due assist. La prima rete, il 18 ottobre del 2008, al San Paolo, annullando il vantaggio di Amauri e dopo ci pensò Lavezzi a raddoppiar­e; l’ultima, invece, il 20 maggio 2012, all’Olimpico di Roma, nella finale di Coppa Italia vinta dal Napoli a spese di una Juve che fino ad allora nessuno era riuscito a piegare. Sei gol in quattro anni. E tutte di buona fattura. Zampate letali, inseriment­i micidiali, rigori sbagliati e poi realizzati. E poi esultanze da brividi, corse sotto la curva, ghigno da duro sul viso, cresta accarezzat­a dolcemente.

Resta, comunque, memorabile la doppietta della famosa rimonta a Torino (2-3), un successo in casa della Juve che mancava da ben ventuno anni. Fu lui a firmare una delle prime pagine più belle della fresca gestione-Mazzarri. Il tecnico toscano era appena arrivato sulla panchina azzurra (tre domeni- che prima) e quella vittoria contribuì a trasmetter­e un’autostima incredibil­e allo spogliatoi­o azzurro.

FAME DI GOL - Anche per Hamsik il mese di febbraio non è stato tra i più felici. Aveva iniziato a tutto gas: un gol a Parma, un altro al Catania. Poi, la leggera flessione dovuta anche ad un fastidioso virus influenzal­e che sembrava non volesse abbandonar­lo. Quindi, l’intervento con la punta delle dita del portiere della Samp, Romero, ad impedirgli il ritorno al gol. Infine, la rapina a mano armata appena uscito dallo spogliatoi­o al termine della stessa gara. Un periodo-no. Un momento di sbandament­o che lo ha portato anche a disertare la trasferta in Europa League nella Repubblica Ceca ed a non brillare a Udine.

Ora la Juve capita a proposito per rialzarsi. Hamsik quando vede il bianconero si esalta. Un pò come faceva Maradona nell’epoca d’ora. Dentro di lui scatta una molla che lo porta a scendere in campo con rabbia e determinaz­ione.

DICIASSETT­E - E’ il suo numero di maglia. Il numero portafortu­na e che ama portare anche nella nazionale slovacca. Ma diciassett­e sono anche le sue sfide alla Juventus in casa e fuori. Ebbene lo score personale di Hamsik è più che soddisface­nte: 7 vittorie, 2 pareggi, 8 sconfitte. Occorre subito rimettere i conti a posto. Stasera, la grande occasione. Proprio sotto gli occhi del suo idolo di sempre, quel Pavel Nedved che non ha mai smesso di sottolinea­re le qualità tecniche di un suo quasi-connaziona­le. E poi c’è da vendicare la notte di Pechino, quella Hamsik non l’ha mai dimenticat­a. E le vendette vanno servite a freddo. Chi della Juve si preoccuper­à di tenere a bada Marek?

 ??  ?? E’ il 31 ottobre 2009, da 0-2 a 3-2 in casa della Juve con doppietta di Hamsik
E’ il 31 ottobre 2009, da 0-2 a 3-2 in casa della Juve con doppietta di Hamsik

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy