Corriere dello Sport

Ecco le date di play off e play out

Il 22 maggio e il 2 giugno per la A Salvezza in gioco il 24 e il 31 maggio

- Di Pietro Guadagno

MILANO - Non solo le date di play off e play out. Nell'inedita sede di Sky, ieri pomeriggio, la serie B ha affrontato anche altri temi. Ad esempio la concreta possibilit­à di varare nuovo format per il prossimo torneo, che dovrebbe essere annunciato nell'Assemblea di fine aprile, programmat­a a Roma, nel palazzo del Coni. Poule scudetto e retrocessi­one, fase a orologio, post-season allargata, sono diversi gli scenari da esplorare, mentre è già una certezza il fatto che anche nella prossima stagione si giocherà durante le festività natalizie, con una sosta che poi potrebbe allungarsi fino al termine del mercato invernale.

PLAY OFF E PLAY OUT - Prima del futuro, però, c'è il presente e quindi il torneo in corso, con la sua doppia appendice finale. I play off scatterann­o il 22 maggio per concluders­i il 2 giugno e si disputeran­no di mercoledì e di domenica. Ma tutto dipenderà dalla classifica finale, con il concreto rischio che saltino qualora il distacco tra terzo e quarto posto sia superiore ai 10 punti. Per quando riguarda i play out, la doppia sfida è per il 24 e il 31 maggio. Rimanendo in ambito di date, è stato ufficializ­zato che la serie B non giocherà di venerdì santo, ma il giorno prima, ovvero giovedì 28 marzo, ferma restando la presenza di anticipi e posticipi ancora da fissare.

STADI E PRESENZE - Come anticipato, nella prossima stagione ci sarà un nuovo salary-cap, che andrà ad affiancare quello già esistente che fissa nel 60% dei ricavi la spesa massima per gli ingaggi dei tesserati. Ebbene, il nuovo meccanismo regolament­erà i nuovi contratti, ma non sarà vincolante. I club che non lo dovessero adottare, però, vedranno ridimensio­nata la propria quota di mutualità. Al varo, inoltre, ci sono 5 gruppi di lavoro: norme e regolament­i, tecnico-sportivo, legale-finanziari­o, marketing, infrastrut­ture. Quest'ultimo si occuperà anche di nuovi stadi, che nei piani della serie cadetta dovranno essere piccoli (non più di 18-20 mila spettatori) e poco costosi (una ventina di milioni di euro). «Il calo del 25% degli spettatori in questa stagione? E' un dato legato alle squadre che del torneo - ha spiegato Abodi -. E nello scorso anno sono stati promossi club importanti come Torino, Samp e Pescara».

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