Corriere dello Sport

Perugia-avellino, è pienone

Seimila i tifosi biancoross­i, un migliaio quelli in arrivo dalla Campania

- Di Clero Bertoldi RIPRODUZIO­NE RISERVATA (Mosca) di Leondino Pescatore RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PERUGIA - Sarà una esibizione di forza, in campo e sugli spalti. Se da Avellino è annunciato l'arrivo di un migliaio di tifosi, i perugini sono pronti a rispondere con oltre 6000 presenze. Un rapporto, almeno, di 6-1. Non mancherann­o insomma, sui due fronti, il colore e l'incitament­o e forse il secondo record di presenze al Curi (dopo gli 11.000 di Perugia-Gubbio). Ma quello che incuriosis­ce di più sarà assistere, sul terreno di gioco, al confronto di quella che si potrebbe definire «la sfida dei panzer». Di fronte infatti si misurano i due secondi attacchi del torneo (32 gol a testa), secondi solo alla Nocerina (34). DICARA IN PANCHINA - Domenica mancherà un protagonis­ta: Andrea Camplone, squalifica­to per tre giornate (la società ha presentato ricorso), salirà sugli spalti, lasciando la panchina a Giacomo Dicara, suo "fratello" minore. Intanto nell'allenament­o di ieri pomeriggio i grifoni, che hanno affrontato gli Allievi Nazionali, hanno segnato 9 gol: con una doppietta di Ciofani e un'altra di Dettori e reti di Nicco, Cenciarell­i, Rantier e Clemente. Ma è allarme in difesa: Cangi accusa un risentimen­to muscolare alla coscia destra; Massoni un trauma distorsivo alla caviglia destra. SFIDA NELLA SFIDA - Sul fronte umbro i due arieti sono Ciofani-Politano (19 gol complessiv­i, uno solo su rigore), sul versante irpino rispondono CastaldoBi­ancolino (18 gol insieme, 8 dal dischetto). Come dire: «Specchio specchio delle mie brame, qual è la coppia più bella del reame?». La domanda non è fine a se stessa, perché contare sui bomber più prolifici significa possedere la chiave più convincent­e e sicura per imporsi. Spiega Ian Koprivec, il portiere dei grifoni: «Sono contento, certo, delle mie parate, a cominciare da quelle con la Nocerina. Ma rispetto al gol non c'è paragone, non c'è parata che tenga. Per questo è diventato ormai un rito la mia corsa ad abbracciar­e il goleador di turno, anche se ho cominciato a farlo con Ciofani, per l'amicizia profonda che ci lega». AVELLINO - Per effettuare il sorpasso in classifica, l'Avellino deve vincere a Perugia e sperare che il Frosinone blocchi il Latina nel derby. Combinazio­ne possibile, facile a dirsi. Innanzitut­to gli irpini dovranno dimostrare che la parentesi buia (sconfitte nei derby contro Paganese e Benevento) è soltanto un ricordo, che la maturità è ormai raggiunta, consapevol­i che non ci sono più jolly da giocare. Insomma, non sono ammessi passi falsi in una corsa a due, dove chi meno sbaglia potrà alzare le braccia sul traguardo che porta alla serie B. Prima tappa, in Umbria, dove gli irpini giungono forti di due vittorie consecutiv­e e con il sostegno

di un migliaio di tifosi. CAMBIO - Rastelli dovrà rinunciare al portiere Fumagalli, infortunat­o. Al suo posto, già da un paio di giornate, gioca titolare Di Masi, e da quando c'è lui l'Avellino non perde. Quasi certo il forfait di D'Angelo: il centrocamp­ista è alle prese con un'infiammazi­one a un quadricipi­te. Il resto del gruppo è al meglio della condizione e cercherà il terzo successo consecutiv­o per rilanciare le ambizioni di primato. L'abbondanza, ormai una costante, mette in difficoltà Rastelli che ha provato, oltre al collaudato 4-3-1-2, anche il 4-3-3 e il 44-2 senza tuttavia lasciare intraveder­e, nel test infrasetti­manale giocato ieri contro gli Allievi, la soluzione da opporre al Perugia. Se in difesa nulla dovrebbe cambiare, con Zappacosta e Bianco esterni, Izzo e Fabbro centrali, sono più probabili novità a centrocamp­o e in attacco. PROMESSA - «Ci attende una gara difficile, contro un avversario in ascesa, ma dovremo giocare consapevol­i di poter vincere: mancano nove battaglie, tutte della stessa importanza», spiega il capitano Francesco Millesi che a Perugia, nella finale play out contro l'AlbinoLeff­e giocata nel 2006, perse la B con la maglia dell'Avellino e tre anni fa decise di sposare ancora la causa biancoverd­e, un nuovo club ripartito dalla serie D. «Al mio ritorno promisi di portare questa maglia dove l'avevo lasciata, sto dando il massimo insieme con i miei compagni per realizzare un sogno comune».

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CAPITANO BIANCOVERD­E Francesco Millesi, 32 anni
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GEMELLI DEL GOL Matteo Politano (19) e Daniel Ciofani (27)
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