Una fuga per dodici a Camaiore: Sagan mette tutti d’accordo
Una volata d’autore per un vincitore giovane e pieno di talento, Peter Sagan. E il 64° GP di Camaiore successo migliore non avrebbe potuto ottenere. Innanzitutto un parterre d'eccezione, poi una corsa vibrante e incerta, quindi un ricompattamento fortemente cercato dai Lampre e Androni, dal quale è infine sbocciata la dozzina dei tanti pezzi pregiati che è andata a giocarsi la vittoria in volata. I dodici? In primis il 23enne campione slovacco, che fa dello sprint virtù, poi qualche nome importante miscelato fra la saggezza di Nocentini, Santamborgio, Menchov, Gianpaolo Caruso e Scarponi, la caparbietà di Nibali e l’improvvisazione tipica giovanile di Ulissi, Reda, del colombiano Rubiano, dello statunitense Busche e di un mai domo Moreno Moser, che si è sacrificato nel segno di Sagan, prima per chiudere su Scarponi all’ultimo passaggio in vetta al Pitoro e poi per pilotarlo nella volata verso la vittoria. Per 160 km il GP è vissuto su una fuga del romano Proni, del già tricolore under 23 Agostini, Paulinho, Belkov e Phinney. Vantaggio massimo 13’, annullato ai -20 km. 64º GP DI CAMAIORE, 183 km: 1. Sagan (Svc, Cannondale) 4h17'34”; 2. Ulissi st; 3. Nocentini; 4. Busche (Usa); 5. Santambrogio; 6. Rubiano (Col); 7. Reda; 8. Menchov (Rus); 9. G. Caruso; 10. Scarponi; 11. Nibali; 12. M. Moser.
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