El Shaarawy firma: al Milan fino al 2018
Contratto prolungato al Faraone, la spinta decisiva dal gol nel derby
MILANO - Febbre da contratto. Il Milan infatti ha ufficializzato il prolungamento del vincolo con El Shaarawy fino al 2018 ( «sono felissimo per il rinnovo, orgoglioso e fiero d’indossare questa maglia» , ha twittato), che in contemporanea ha accusato un leggero stato influenzale. Niente premio come atleta dell'anno, assegnato dal Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi, dunque (lo ha ricevuto al suo posto Galliani), ma oggi il Faraone sarà regolarmente a Milanello per la rifinitura in vista della sfida con la Lazio. Il rinnovo, comunque, era già
Passerà dagli attuali 800 mila ai 2 milioni a stagione più bonus Galliani felice: «Lo abbiamo blindato»
nell'aria. Anzi, dopo l'ultimo incontro con il suo agente La Florio, avvenuto guarda caso poche ore prima della sfida con il Barcellona della scorsa settimana, erano rimasti solo pochi dettagli da definire. E chissà che proprio il gol nel derby non abbia dato la spinta decisiva per chiudere. Ad ogni modo, col nuovo contratto, El Shaarawy fa un bel salto, nel senso che andrà a guadagnare circa 2 milioni di euro a stagione più bonus, contro gli attuali 800 mila. La cifra è a salire perché l'idea del Milan è quella di allungare la scadenza del contratto di un anno ad ogni stagione per scongiurare il rischio di intromissione da parte di qualche club straniero.
STOP AI SACRIFICI - Accadeva lo stesso anche con Kakà, che però alla fine venne comunque ceduto al Real, lasciato partire davanti alle esigenze di bilancio. Non sarà, però, il caso del Faraone. Lo ha garantito lo stesso Galliani. «El Shaarawy è ultra blindato. Anche se mai nessuno ha provato a prenderlo. I nostri tifosi hanno capito che, abbassando il monte ingaggi, viene meno la necessità di vedere i giocatori. Ora li vedo sereni e contenti, hanno capito il progetto e che bisognava compiere dei sacrifici per metterci in carreggiata. Adesso stiamo attuando un equilibrio gestionale: al massimo non compriamo giocatori, ma non cederemo più i nostri big». Il numero 92, però, ha tutte le caratteristiche per essere qualcosa di più, ovvero un simbolo del Diavolo anche per gli anni a venire, tenuto conto che il rosso e il nero erano i suoi colori preferiti anche prima di indossarli: «Il senso di appartenenza è importante e i giocatori tifosi sono un po' più milanisti degli altri. Abbiamo preso El Shaarawy quando nessuno lo conosceva, ha fatto una grande stagione e i suoi sol sono tutti belli, tutti d'autore», ha ammesso Galliani, prima di augurarsi che «la febbre non sia nulla di grave. Lui dice che è a letto e che sta meglio. Abbiamo anche qualche altro giocatore acciaccato ma ci sono 48 ore per recuperarli».
CHE BALZO! - Inutile nascondere che la sfida con la Lazio ha tutto per essere uno snodo fondamentale nella stagione rossonera. La qualificazione alla prossima Champions è il vero traguardo. Proprio Galliani ha parlato di seconda piazza. «Per chi tifo in Napoli-Juventus? Non lo dico», ha preferito nascondersi l'ad rossonero, ma la sua mancata risposta può essere interpretata proprio in questa chiave. In sostanza, una vittoria bianconera potrebbe allargare ulteriormente le prospettive rossonere. «Ci sono voluti 2 mesi di lavoro. Ma un girone fa eravamo penultimi, mentre ora lottiamo per un posto in Champions» , è stata la chiosa finale Galliani.