«La Juve ha ipotecato lo scudetto. Troppi errori dei difensori»

Cuore di Napoli e cuore di Juve perché Josè Altafini, classe 1938, è entrato nella storia di entrambe. Con gli azzurri la parabola dal ’65 al ’72 con 180 gare e 71 gol; coi bianconeri dal ’72 al ’72 con 2 scudetti tra 74 presenze e 25 reti partendo spesso dalla panchina.

Altafini, le è piaciuta la partita? «Sì, ma poteva essere ancora più avvincente. A veder bene l’hanno caratterizzata diversi errori, soprattutto dei difensori. La Juve ha confermato di avere la difesa più forte. Il Napoli è andato meglio nella ripresa e forse nel suo momento migliore meritava qualcosa di più».

Cosa lascia al campionato questo pareggio? «Solo il fatto che d’ora in poi potrebbe prevalere la noia perché la Juve ha messo l’ipoteca probabilmente decisiva».

La Juve può tirare dritta senza più ostacoli? «E’ come avesse 7 punti di vantaggio e non 6 ripensando al successo dell’andata sui partenopei. Per come era partita al San Paolo avrebbe potuto anche chiudere tutti i giochi: per l’attacco non è stata una gran serata, mi aspettavo di più specie da Vucinic che ha avuto delle opportunità importanti».

Può avere rimpianti il Napoli? «Sicuramente. Ha preso un gol balordo per disattenzione. Chiellini è stato bravo nello stacco, ma i difensori potevano essere più efficaci. Il Napoli questi problemi dietro li ha».

C’è stato quello che lei chiama il “golasso”? «Quello di Inler poteva essere bellissimo se non ci fosse stata la deviazione di Bonucci».

Chi l’ha convinta maggiormente tra Mazzarri e Conte? «La mano delle panchine nell’occasione non s’è vista granché. Le sostituzioni non hanno cambiato la storia. I due allenatori hanno navigato a vista».

Chi ha acceso più di altri la serata del San Paolo? «Il solito Pirlo. Lui gioca sempre bene. Nel Napoli mi è piaciuto Behrami».

L’arbitraggio di Orsato: tutto regolare? «Si può discutere dell’episodio tra Cavani e Chiellini. Si sono dati dei colpi proibiti a vicenda, però la gomitata di Cavani è stata grave. Mi chiedo: l’arbitro di porta cosa ci sta a fare? Non ha visto spinte, tirate di capelli, abbracci. Se fanno così, non servono».