Tour de force per la verità
Tre gare in campionato e due in Europa League in due settimane: i nerazzurri si giocano la stagione
MILANO - Cinque gare nello spazio di due settimane, 3 in campionato e 2 di Europa League, con in gioco una buona fetta della stagione. Non il massimo per una squadra a corto di energie e di uomini come l'Inter attuale. Ma se per l'organico ridotto poco si può fare (l'ultima perdita è stata quella di Nagatomo, che si va ad aggiungere agli altri lungodegenti Milito, Samuele e Mudingayi), semmai si poteva fare qualcosa prima, ma si è scelto di ignorare certi segnali. Un'intera settimana senza impegni, invece, è servita per aggiungere benzina nelle gambe di diversi nerazzurri, apparsi con i serbatoi vicini all'esaurimento. Così, dopo 2 allenamenti ad alta intensità, ieri Stramaccioni ha rallentato un po', puntando soprattutto sulla tattica. Anche il derby con il Milan chiuso in crescendo è stato interpretato come indizio di una squadra tutt'altro che morta, ma in grado di accendersi e reagire alle avversità. Già, in certi casi però la miglior medicina restano i risultati. E la truppa nerazzurra ne ha un assoluto bisogno. Occorre ritrovare l'antica continuità e interrompere il sali scendi che, in questi mesi, ha caratterizzato soprattutto le trasferte. TRASFERTA DI FUOCO - In questo senso, il viaggio a Catania, se sfruttato a dovere, può trasformarsi nel trampolino ideale per lanciarsi all'inseguimento del terzo posto, approfittando magari dello scontro diretto che stasera vedrà di fronte Milan e Lazio. Una, o entrambe, perderà punti. L'altro lato della medaglia è che quello rossazzurro è un campo tutt'altro che semplice, visto che è stato sbancato solo da Juventus e Milan. Per vincere servirà un'impresa, insomma, soprattutto per un'Inter che negli ultimi 7 viaggi in campionato ha portato a casa solo un pareggio (a Roma) e ben 6 sconfitte. SPAURACCHIO BALE - Più in generale, l'emorragia è stata fermata in Europa League, grazie al successo in casa del Cluji. Ma giovedì prossimo, gli uomini di Stramaccioni si esibiranno a White Harte Lane, ovvero la casa del Tottenham, ed è fuori discussione che ci sarà da correre e pure parecchio. E Bale ha già fatto vedere a qualche nerazzurro di lungo corso quanto sappia essere imprendibile. Tempo per rifiatare, comunque, non ce n'è, visto che, prima del ritorno con gli Spurs (14 marzo), il Bologna farà visita a San Siro (10) e subito dopo Zanetti e soci viaggeranno a Genova per sfidare la Sampdoria (17) del futuro nerazzurro Icardi. Poi, finalmente, arriverà la pausa per le nazionali, ma alla ripresa l'Inter è attesa dal big-match con la Juventus... VASTA CONCORRENZA - Al di dell'Europa League, in campionato, la squadra nerazzurra non può permettersi altri passi falsi, pena la perdita di altro terreno nella rincorsa alla Champions. Chi sta davanti non ha nessuna intenzione di aspettare e chi sta dietro può mettere la freccia. Il Catania avrà l'occasione del sorpasso già domani. La Fiorentina, invece, l'ha mancata martedì scorso con il Bologna. E occhio alla Roma che si è rimessa a marciare. CASSANO NERVOSO - Ad ogni modo, al di là delle evidenti difficoltà, l’Inter può comunque prendere in mano il suo destino. A lungo termine, infatti, il calendario può essere un vantaggio, visto che sono già stati superati 3 incroci con le altre big (Milan, Roma e Fiorentina) e che, dopo Catania, resteranno "solo" Juve, Napoli e, soprattutto, Lazio. Sarà fondamentale gestire risorse e energie, attingendo agli ultimi arrivati come ha indicato Moratti. A cominciare dal goleador del derby ed ex-Catania Schelotto ( «Con l'attenzione e la cattiveria giuste, possiamo battere i siciliani» , ha detto a Inter Channel). Ma anche sfruttando chi ha tirato la carretta sin dall'inizio, come Cassano che però in questi giorni è descritto particolarmente nervoso, tanto da non essere così disponibile con i più giovani.