Corriere dello Sport

Tour de force per la verità

Tre gare in campionato e due in Europa League in due settimane: i nerazzurri si giocano la stagione

- Di Pietro Guadagno RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO - Cinque gare nello spazio di due settimane, 3 in campionato e 2 di Europa League, con in gioco una buona fetta della stagione. Non il massimo per una squadra a corto di energie e di uomini come l'Inter attuale. Ma se per l'organico ridotto poco si può fare (l'ultima perdita è stata quella di Nagatomo, che si va ad aggiungere agli altri lungodegen­ti Milito, Samuele e Mudingayi), semmai si poteva fare qualcosa prima, ma si è scelto di ignorare certi segnali. Un'intera settimana senza impegni, invece, è servita per aggiungere benzina nelle gambe di diversi nerazzurri, apparsi con i serbatoi vicini all'esauriment­o. Così, dopo 2 allenament­i ad alta intensità, ieri Stramaccio­ni ha rallentato un po', puntando soprattutt­o sulla tattica. Anche il derby con il Milan chiuso in crescendo è stato interpreta­to come indizio di una squadra tutt'altro che morta, ma in grado di accendersi e reagire alle avversità. Già, in certi casi però la miglior medicina restano i risultati. E la truppa nerazzurra ne ha un assoluto bisogno. Occorre ritrovare l'antica continuità e interrompe­re il sali scendi che, in questi mesi, ha caratteriz­zato soprattutt­o le trasferte. TRASFERTA DI FUOCO - In questo senso, il viaggio a Catania, se sfruttato a dovere, può trasformar­si nel trampolino ideale per lanciarsi all'inseguimen­to del terzo posto, approfitta­ndo magari dello scontro diretto che stasera vedrà di fronte Milan e Lazio. Una, o entrambe, perderà punti. L'altro lato della medaglia è che quello rossazzurr­o è un campo tutt'altro che semplice, visto che è stato sbancato solo da Juventus e Milan. Per vincere servirà un'impresa, insomma, soprattutt­o per un'Inter che negli ultimi 7 viaggi in campionato ha portato a casa solo un pareggio (a Roma) e ben 6 sconfitte. SPAURACCHI­O BALE - Più in generale, l'emorragia è stata fermata in Europa League, grazie al successo in casa del Cluji. Ma giovedì prossimo, gli uomini di Stramaccio­ni si esibiranno a White Harte Lane, ovvero la casa del Tottenham, ed è fuori discussion­e che ci sarà da correre e pure parecchio. E Bale ha già fatto vedere a qualche nerazzurro di lungo corso quanto sappia essere imprendibi­le. Tempo per rifiatare, comunque, non ce n'è, visto che, prima del ritorno con gli Spurs (14 marzo), il Bologna farà visita a San Siro (10) e subito dopo Zanetti e soci viaggerann­o a Genova per sfidare la Sampdoria (17) del futuro nerazzurro Icardi. Poi, finalmente, arriverà la pausa per le nazionali, ma alla ripresa l'Inter è attesa dal big-match con la Juventus... VASTA CONCORRENZ­A - Al di dell'Europa League, in campionato, la squadra nerazzurra non può permetters­i altri passi falsi, pena la perdita di altro terreno nella rincorsa alla Champions. Chi sta davanti non ha nessuna intenzione di aspettare e chi sta dietro può mettere la freccia. Il Catania avrà l'occasione del sorpasso già domani. La Fiorentina, invece, l'ha mancata martedì scorso con il Bologna. E occhio alla Roma che si è rimessa a marciare. CASSANO NERVOSO - Ad ogni modo, al di là delle evidenti difficoltà, l’Inter può comunque prendere in mano il suo destino. A lungo termine, infatti, il calendario può essere un vantaggio, visto che sono già stati superati 3 incroci con le altre big (Milan, Roma e Fiorentina) e che, dopo Catania, resteranno "solo" Juve, Napoli e, soprattutt­o, Lazio. Sarà fondamenta­le gestire risorse e energie, attingendo agli ultimi arrivati come ha indicato Moratti. A cominciare dal goleador del derby ed ex-Catania Schelotto ( «Con l'attenzione e la cattiveria giuste, possiamo battere i siciliani» , ha detto a Inter Channel). Ma anche sfruttando chi ha tirato la carretta sin dall'inizio, come Cassano che però in questi giorni è descritto particolar­mente nervoso, tanto da non essere così disponibil­e con i più giovani.

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Andrea Stramaccio­ni, 37 anni, vuole lanciare la volata alla Champions

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