Corriere dello Sport

Cellino rifiuta i domiciliar­i!

«Non esco, lo farò da uomo libero»

- Di Giuseppe Amisani RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CAGLIARI - «Non esco, lo farò solo da uomo libero. Non voglio alcun vantaggio». Ha confermato quanto aveva già detto subito dopo l'arresto ed è rimasto coerente con il suo pensiero Massimo Cellino che nella tarda mattinata di ieri avrebbe potuto lasciare il carcere di Buoncammin­o dopo ben quindici giorni di detenzione. E invece il patron del Cagliari ha preferito tenere duro mandando, tramite il suo legale Benedetto Ballero, lo stesso messaggio pronunciat­o due settimane fa. IL GRAN RIFIUTO - Vuole uscire sì da quella cella fredda che lo ospita da un tempo che sembra non passare mai, ma lo vuol fare solo da uomo completame­nte libero perché si ritiene innocente. La misura degli arresti domiciliar­i, infatti, sarebbe comunque restrittiv­a della sua libertà personale e non lo farebbe sentire del tutto privo di vincoli. Tanto vale, almeno a sentire Cellino, restare in carcere e aspettare ulteriori sviluppi da parte della magistratu­ra. Un colpo di scena in piena regola quella del presidente del Cagliari che ieri mattina intorno alle 9 ha ricevuto la notizia della nuova misura nei suoi confronti. Evidenteme­nte, però, l'idea di abbandonar­e Buoncammin­o con il peso delle accuse addosso, non lo ha certo entusiasma­to e per questo Cellino ha scelto, non certo a cuor leggero, di restare in carcere. La richiesta di scarcerazi­one era stata prima rinviata, giovedì, e poi accolta ieri mattina dal Tribunale del Riesame che si è pronunciat­o a favore degli imputati concedendo, a Cellino ma anche al Sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini e al suo Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu, gli arresti domiciliar­i. I due amministra­tori comunali hanno lasciato, poco prima delle 13, il carcere cagliarita­no ma a sorpresa lo stesso non ha fatto il massimo dirigente del Cagliari, atteso davanti ai cancelli di Buoncammin­o da una folla formata da cronisti, fotografi, cameraman ma soprattutt­o tifosi rossoblù. I sostenitor­i della squadra non gli hanno mai fatto mancare il loro affetto e speravano di poterlo vedere per incoraggia­rlo da vicino, ma sono rimasti delusi. GLI SVILUPPI - Difficile capire cosa potrà accadere ora che i legali del presidente hanno comunicato la decisione del loro assistito ai magistrati. Le esigenze cautelari di sono ridimensio­nate alla luce del materiale probatorio a disposizio­ne dei giudici che non hanno più ravvisato il pericolo di inquinamen­to di prove da parte degli imputati, ma ora resta da vedere se nonostante questo è possibile che un indagato scelga di proseguire la detenzione privandosi di un bene indisponib­ile come la libertà personale. La squadra e la società, intanto, si sono strette attorno al loro massimo dirigente con una nota sul sito ufficiale. «Tutta la Società, i dirigenti, i dipendenti e i giocatori della Cagliari Calcio rinnovano la loro stima al presidente Massimo Cellino, che ancora una volta conferma il proprio coraggio e l'indiscussa integrità morale. Forza Presidente» . E Cellino, sempre attraverso il suo avvocato Ballero, ha confermato di essere vicino alla squadra e di seguire, seppure con le difficoltà dettate dal regime di carcerazio­ne, le vicende dei rossoblù. «Sta bene - le parole di Ballero - e vuole che il Cagliari vinca contro il Bologna» .

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Massimo Cellino in una immagine d’archivio

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