Cellino rifiuta i domiciliari!
«Non esco, lo farò da uomo libero»
CAGLIARI - «Non esco, lo farò solo da uomo libero. Non voglio alcun vantaggio». Ha confermato quanto aveva già detto subito dopo l'arresto ed è rimasto coerente con il suo pensiero Massimo Cellino che nella tarda mattinata di ieri avrebbe potuto lasciare il carcere di Buoncammino dopo ben quindici giorni di detenzione. E invece il patron del Cagliari ha preferito tenere duro mandando, tramite il suo legale Benedetto Ballero, lo stesso messaggio pronunciato due settimane fa. IL GRAN RIFIUTO - Vuole uscire sì da quella cella fredda che lo ospita da un tempo che sembra non passare mai, ma lo vuol fare solo da uomo completamente libero perché si ritiene innocente. La misura degli arresti domiciliari, infatti, sarebbe comunque restrittiva della sua libertà personale e non lo farebbe sentire del tutto privo di vincoli. Tanto vale, almeno a sentire Cellino, restare in carcere e aspettare ulteriori sviluppi da parte della magistratura. Un colpo di scena in piena regola quella del presidente del Cagliari che ieri mattina intorno alle 9 ha ricevuto la notizia della nuova misura nei suoi confronti. Evidentemente, però, l'idea di abbandonare Buoncammino con il peso delle accuse addosso, non lo ha certo entusiasmato e per questo Cellino ha scelto, non certo a cuor leggero, di restare in carcere. La richiesta di scarcerazione era stata prima rinviata, giovedì, e poi accolta ieri mattina dal Tribunale del Riesame che si è pronunciato a favore degli imputati concedendo, a Cellino ma anche al Sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini e al suo Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu, gli arresti domiciliari. I due amministratori comunali hanno lasciato, poco prima delle 13, il carcere cagliaritano ma a sorpresa lo stesso non ha fatto il massimo dirigente del Cagliari, atteso davanti ai cancelli di Buoncammino da una folla formata da cronisti, fotografi, cameraman ma soprattutto tifosi rossoblù. I sostenitori della squadra non gli hanno mai fatto mancare il loro affetto e speravano di poterlo vedere per incoraggiarlo da vicino, ma sono rimasti delusi. GLI SVILUPPI - Difficile capire cosa potrà accadere ora che i legali del presidente hanno comunicato la decisione del loro assistito ai magistrati. Le esigenze cautelari di sono ridimensionate alla luce del materiale probatorio a disposizione dei giudici che non hanno più ravvisato il pericolo di inquinamento di prove da parte degli imputati, ma ora resta da vedere se nonostante questo è possibile che un indagato scelga di proseguire la detenzione privandosi di un bene indisponibile come la libertà personale. La squadra e la società, intanto, si sono strette attorno al loro massimo dirigente con una nota sul sito ufficiale. «Tutta la Società, i dirigenti, i dipendenti e i giocatori della Cagliari Calcio rinnovano la loro stima al presidente Massimo Cellino, che ancora una volta conferma il proprio coraggio e l'indiscussa integrità morale. Forza Presidente» . E Cellino, sempre attraverso il suo avvocato Ballero, ha confermato di essere vicino alla squadra e di seguire, seppure con le difficoltà dettate dal regime di carcerazione, le vicende dei rossoblù. «Sta bene - le parole di Ballero - e vuole che il Cagliari vinca contro il Bologna» .