Mourinho all’ultima sfida (la 17ª) contro i catalani?
L’AGENDA EUROPEA
BARCELLONA - Salvo improbabili incroci di Champions, tutto fa pensare che il Clasico di oggi, il 17º, potrebbe essere davvero l'ultimo di José Mourinho, sempre più insistentemente accostato alla panchina del Paris SG, anche se il vero sogno del portoghese rimane il ritorno in Premier. Una storia iniziata nel peggiore dei modi, con la «manita» incassata dal Pep-team il 29 novembre del 2010. Contro Guardiola, il bilancio del portoghese è decisamente negativo: 5 sconfitte, 4 pareggi e 2 vittorie, seppur pesantissime, visto che l'1-0 sul neutro del «Mestalla» regalò la Coppa del Re ai blancos, mentre il 2-1 corsaro del Camp Nou dell'aprile del 2012, sancì la vittoria in Liga. Con la staffetta tra Pep e Tito Vilanova, che nell'agosto del 2011, ancora da secondo, si ritrovò un dito dello Special One nell'occhio, i numeri migliorano per il profeta di Setubal: 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, 3-2 in Supercoppa, resa irrilevante dal 2-1 del Bernabéu, sufficiente per regalare il trofeo alle merengues. Il computo totale permane, comunque, in rosso. 6 sconfitte, 6 pari e 4 vittorie per l'ex interista nel derby di Spagna. «Non sarà certo un medico a dirmi quando smettere - ha spiegato Ferguson - Ma per il momento sto bene e ho entusiasmo. Quando capirò che è arrivato il mio momento valuterò altre posizioni all'interno del club. Ma una cosa è certa: il nome del mio successore non sarò io a sceglierlo» . VERSO LA CHAMPIONS - In chiave Champions, in attesa del derby londinese di domani tra Tottenham e Arsenal, il Chelsea può approfittarne per ritrovare (almeno temporaneamente) il terzo posto. Allo Stamford Bridge è stata l'ennesima settimana caotica, con lo sfogo di Rafa Benitez dopo la gara di Fa Cup contro il Middlesbrough, la rettifica del giorno dopo e l'appello di ieri. «Io penso solo al bene della squadra, stiamo uniti» , ha spiegato davanti ai taccuini, assicurando di avere ottimi rapporti con tutti, da Roman Abramovich in giù. Ad eccezione dei tifosi dei Blues però che oggi - in occasione della casa casalinga contro il West Bromwich - lo accoglieranno con una contestazione ancora più feroce del solito.