«E’ tutto in gioco: Napoli Milan e Lazio fanno bene a credere nella rimonta»
IL TECNICO E LE AVVERSARIE
VINOVO - Le rassicurazioni sul futuro guadagnano la copertina, ma Antonio Conte, aspettando il Catania, tocca altri temi importanti.
REMUNTADA -« Sono convinto che parecchi, sotto sotto, covano il desiderio di "remuntada". Ho sentito le dichiarazioni di Allegri che non è d’accordo con il dottor Galliani: il dottore ha detto che lo scudetto lo abbiamo vinto, lui che l’abbiamo vinto al 99%. E questo sotto sotto mi fa capire che c’è il desiderio, la speranza di una rimonta che sarebbe straordinaria. Ma è giusto che sia così. Adesso sono a meno otto, noi dobbiamo ancora giocare e c’è uno scontro diretto. Tutto è possibile da qui alla fine, sia per il Milan che per il Napoli, per la Lazio stessa ».
ENERGIE -« La Champions League comporta un dispendio di energie fisiche e nervose notevole, però è anche vero che trasmette energia positiva, perché giocare in Europa e tenere testa alle grandi squadre che si fronteggiano, far vedere che ce la possiamo giocare con tutti, aumenta l’autostima, la fiducia, la consapevolezza nei giocatori ».
PUBBLICO -« Andiamo ad affrontare il Real Catania: per quello che la squadra siciliana sta facendo in campionato, per quello che sta dimostrando, sicuramente sarà una partita molto molto ostica, da affrontare con grande attenzione e con grande determinazione. Da qui alla fine saranno tutte finali: lasciare punti in questo periodo, in questo momento, potrebbe essere letale sotto tutti i punti di vista. Dovremo essere molto bravi ad affrontare la partita con il piglio giusto, sapendo che andiamo ad affrontare una delle rivelazioni del campionato, mi auguro anche spinti dal nostro pubblico ».
NAZIONALI -« Il vantaggio di poter preparare adesso tre partite di fila senza impegni infrasettimanali? Non è così. Le coppe si fermano, ma dopo Bologna è prevista la sosta per le Nazionali: resteremo in pochi e rivedrò i convocati dopo dieci giorni. Preparare la sfida con l’Inter non sarà semplice, però siamo orgogliosi di dare giocatori alle Nazionali: significa che stiamo facendo un buon lavoro ».