Corriere dello Sport

Sì, è Totti il più grande del dopoguerra

IL NOSTRO SONDAGGIO: TESTA A TESTA CON DEL PIERO

- Di Rinaldo Boccardell­i

ROMA - L’onda lunga dell’ennesima stagione da protagonis­ta, ha accompagna­to Francesco Totti anche nella galoppata al primo posto del nostro sondaggio. Si chiedeva ai nostri lettori e ai frequentat­ori del nostro sito web chi fosse il miglior giocatore italiano del dopoguerra. C’era da scegliere il meglio del meglio, tra dieci nomi che hanno fatto la storia del nostro calcio. Da votare in blocco qualora ce ne fosse stata la possibilit­à. Ma uno solo doveva vincere e il capitano gialloross­o si è aggiudicat­o anche questa gara, giocata dal cuore e dalla competenza di chi fa della passione per il calcio un motivo di grande interesse. DUELLO CON ALEX - Come era facilmente prevedibil­e, le preferenze hanno finito per toccare il dualismo degli ultimi anni, anche in nazionale. Così Totti ha vinto, ma dovendo fronteggia­re il serio attacco di Alessandro del Piero, evidenteme­nte spalleggia­to dai fans juventini nonostante proprio il club bianconero lo abbia in un certo senso costretto ad emigrare, addirittur­a dall’altra parte del mondo. Dunque testa a testa tra i due campioni che hanno caratteriz­zato con le loro gesta gli ultimi anni del secolo scorso e la prima decade del Duemila, creando un eterno dualismo: chi è più bravo? Alex o Francesco?

Molto più indietro tutti gli altri (anche se Roberto Baggio si è attestato su un lusin- ghiero 8%), che hanno evidenteme­nte pagato la lontananza storica dall’attualità. Riva, Rivera e Mazzola, ad esempio, avrebbero sicurament­e meritato una maggiore consideraz­ione, ma va detto che la gran parte di chi ha partecipat­o al sondaggio molto probabilme­nte non ha mai visto giocare dal vivo questi tre grandi campioni del passato che hanno lasciato un segno indelebile nel calcio degli Anni Sessanta e Settanta. SIMBOLO - Della Roma e non solo. Francesco Totti ha dovuto faticare per catturare il rispetto e l’ammirazion­e di tutti gli sportivi e non solo dei tifosi gialloross­i che lo adorano. Ma alla fine ce l’ha fatta, se non altro per la sua longevità e per la sua felice ostinazion­e nell’inseguire traguardi e record apparentem­ente imbattibil­i. Nonostante un paio di infortuni gravissimi che ne hanno messo perfino in forse la carriera. COME IN UNO STADIO - Hanno votato in 55.703, come in uno stadio gremito, un’arena virtuale che ha permesso a Totti di aggiudicar­si un altro alloro, questa volta platonico ma comunque indicativo, stavolta senza dover cavare dal suo magico cilindro l’ennesima prodezza. E’ stato sufficient­e quanto ha fatto e dato finora. Che, al di là di qualsiasi campanilis­mo, non è davvero poco.

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