Corriere dello Sport

Galliani sorride «Vinto a Marassi con prova tosta»

- Dall’inviato fur.fed. RIPRODUZIO­NE RISERVATA

GENOVA - Una notte insonne, comunque accarezzan­do la grande soddisfazi­one di una rimonta in campionato (44 punti nelle ultime 20 partite) che in questo momento sembra inarrestab­ile. L’ad Galliani ieri mattina aveva già smaltito la rabbia dopo la battaglia di Marassi da dove sono usciti acciaccati, ma senza nulla di rotto, Pazzini e Mexes. «La società è in ansia per Pazzini e Mexes - ha spiegato il numero 2 di via Turati - ma abbiamo un organico forte, chi gioca non fa rimpianger­e chi non gioca. Si fa male Balotelli e fa gol Pazzini e, come sabato sera, viceversa. C'è voluto un Milan tosto per uscire da Marassi vittorioso perchè il Genoa è forte e ha ben giocato. Non è stato certo un allenament­o ma una gara con falli duri, molto difficile, e con tanti episodi, rigori più o meno esistenti» . AMARCORD - Galliani ha ricordato una battaglia analoga a quella di Marassi risalente alla stagione 2005-2006. Alla vigilia della semifinale di ritorno, guarda caso, di Barcellona-Milan 00 (all’andata i catalani si erano imposti per 10) il Milan giocò in campionato a Messina (1-3) dove i siciliani si batterono intensamen­te perchè in lotta per la salvezza. S’infortunar­ono Kakà, Nesta e Ambrosini mentre vennero espulsi Nocerino, Sculli, Aronica e Seedorf. BARCELLONA - Che Milan sarà, invece, quello del Camp Nou? «Niente Fort Apache contro il Barcellona, ce la giocheremo. Il Milan non ha mai avuto nel suo dna le barricate. Neppure quello di Rocco, che giocava con due punte e Rivera. Siamo forti del 2-0 contro la squadra più forte del mondo. Ci piace giocare questa sfida che tutto il mondo guarderà. Poi si vedrà, la gara potrebbe essere decisa da episodi» .

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