La Pellegrini procede per il dorso giusto
Dopo la vittoria nei 200, ieri a Milano seconda ad appena 2/100 dalla Barbieri «Ottimo bilancio»
MILANO - Philippe Lucas ha la fama di allenatore duro, inflessibile con i suoi atleti e anche parco di complimenti, come sta sperimentando Federica Pellegrini.
«Venerdì Lucas al telefono mi ha detto “Molto bene”, ma era preoccupato soprattutto di sapere se fossi stata precisa negli allenamenti della settimana. Magari un “Brava!” ogni tanto...» , ha scherzato la nuotatrice veneta che dopo aver segnato venerdì la quarta prestazione mondiale dell'anno nei 200 metri dorso ieri ha nuotato i 100 in 1'01”79, 2/100 dietro Arianna Barbieri, chiudendo la due giorni del Trofeo Città di Milano «con un ottimo bilancio» .
«A dorso sono più a mio agio nei 200, ma anche i 100 mi divertono, cambia la prospettiva ma il resto è come lo stile libero. Devo sistemare alcuni aspetti tecnici come la partenza e la posizione della testa nelle apnee» , ha spiegato Pellegrini, che ha cominciato a confrontarsi con un nuovo stile e quindi con nuove avversarie. «Mi sembrano divertite, non ho capito se mi prendono un po’ in giro...» , ha sorriso l'azzurra che ora punta agli Assoluti di aprile e al Mondiale di Barcellona «senza pormi obiettivi se non quello di divertirmi» .
L'operazione “dimenticare il flop di Londra” è partita anche per il suo fidanzato Filippo Magnini, quinto nei 100 stile libero in 50.44, anche lui piuttosto provato dagli allenamenti di Lucas, e per Luca Dotto, che ora ha quasi tutto per sè Claudio Rossetto, ex allenatore di Pellegrini e Magnini. «Conta anche questo, condividere l'attenzione di un allenatore con atleti di grande calibro non è semplice, specialmente per uno sport come il nuoto dove i dettagli sono fondamentali - ha spiegato Dotto, che ha vinto i 100 metri stile libero in 49.12 - Sono tornato il nuotatore spensierato di prima, e ora voglio la finale al Mondiale, poi quel che succede, succede» .