«Ho Palermo nel cuore»
Sannino: Incredibile l’amore dei tifosi per i rosanero
LAMEZIA TERME - L'occasione di un seminario organizzato dell'Aiac calabrese, è propizia per fare una panoramica a 360 gradi sulla stagione passata a Palermo con Beppe Sannino. Trascinatore, determinato, Sannino si presenta con l'amico e diesse calabrese Angelo Sorace, che nel lontano 2004 vide lungo e lo chiamò al Cosenza in D. «Bisogna avere forza e passione: lo dice uno che è partito dai ragazzini, che è rimasto disoccupato subito dopo avere vinto due tornei in C, e grazie al Varese preso da ultimo in C2 e salvato ho fatto tutte le categorie, fino alla A».
E' restio Sannino a parlare della sua nuova squadra, in quanto l'ufficializzazione ci sarà ad inizio luglio. «Sarò l'allenatore del Chievo dal 2 luglio, e sono felice perché ho la possibilità di restare in Serie A e di lavorare in una società che è sempre stata a questi livelli».
EPILOGO AMARO - Sannino, sia sincero, quanto rammarico ha per l'epilogo di Palermo?
«Io lì ho lavorato soprattutto gli ultimi due mesi, e sono stato orgoglioso di essere stato l'allenatore di quella squadra. Due mesi straordinari, dove tutti forse avevano già pregustato ad un certo punto l'idea di poterci salvare. Alla fine così non è stato, ma credo di aver capito veramente cosa vuole dire l'affetto dei tifosi palermitani nei confronti della propria squadra quando, contro l'Udinese, c'erano 25mila persone allo stadio per applaudire i rosanero. E così anche l'ultima partita col Parma. Il ricordo più bello che ho è che difficilmente potrò cancellare è l'amore verso quella squadra nonostante fosse retrocessa in Serie B. E devo dire grazie a quelle persone che mi hanno permesso di poter vivere due mesi davvero straordinari».
Passerà da un presidente vulcanico come Zamparini ad uno più tranquillo come Campedelli.
«Io sono una persona che deve sempre ringraziare chi mi dà la possibilità di lavorare: ho sempre ringraziato Zamparini e lo faccio ancora adesso. Del Chievo preferisco parlare da martedì».
Un pensiero sul suo successore a Palermo?
«Faccio un grandissimo in bocca al lupo a Gattuso. Ed uno altrettanto grandissimo e caloroso a quei tifosi che sono loro l'anima di quella squadra». MICCOLI - Senza entrare nel merito, la vicenda Miccoli l'ha sorpresa?
«Posso parlare di Miccoli per i due mesi vissuti con lui: è un ragazzo di una straordinaria generosità, lo conosco come calciatore e come uomo per quello che sono i rapporti che possono instaurarsi in un contesto calcistico, però mi fermo qui perché non posso entrare in situazioni che non conosco».